Tafferugli e molotov contro Le Pen Agente ferito, fermati 5 autonomi

da Palermo

Scontri fra autonomi dei centri sociali e forze dell’ordine, con lanci di bottiglie molotov e bombe carta e incursioni di antagonisti a volto coperto. Il tutto davanti all’albergo che ospitava una conferenza stampa del leader del Front national, Jean Marie Le Pen, e di una delegazione di europarlamentari del gruppo «Identità, tradizione e sovranità». Alla fine i tafferugli si chiudono col bilancio di un agente contuso, che è stato ricoverato in ospedale, e cinque giovani interrogati.
Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dalla Polizia, una ventina di giovani è scesa da un pullman davanti all’albergo che ospitava l’incontro con Le Pen e, dopo aver indossato dei copricapo per non essere identificati, hanno cominciato a lanciare oggetti e molotov per poi scappare a piedi. «Una vigliaccata - ha raccontato un giovane agente -, tanto più che hanno visto che non eravamo in quel momento in assetto antisommossa. Volevano colpirci».

Dopo gli scontri è iniziata la polemica politica, con il Movimento sociale-Fiamma tricolore ad accusare il centro sociale Ask191 di aver organizzato i disordini, preparandoli e gli autonomi a negare di avere responsabilità nell’accaduto. Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, ha condannato gli atti violenti messi in atto per contestare Le Pen e ha espresso solidarietà alle forze dell’ordine.

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