Cronaca locale

"Tagesmutter" a Monza, ecco le mamme-tate

Il Comune brianzolo lancia un corso di formazione di 250 ore per professioniste dell'infanzia sul modello altoatesino

In Brianza mamme-tate in prima linea per sostenere l'infanzia sul modello dell'assistenza domiciliare nordeuropea. L'iniziativa è della neonata cooperativa «Casa Bimbo Tagesmutter Monza», che riunisce le 20 donne brianzole che stanno terminando il corso di formazione di 250 ore e che sono in attesa di partire per uno stage formativo di 50 ore presso la cooperativa Casa del Bimbo Tagesmutter di Bolzano.
Ma chi è la «Tagesmutter»? Trattasi di una donna che svolge la funzione di assistente domiciliare per la prima infanzia (0-3 anni) accogliendo un numero limitato di bambini (4 o 5 al massimo) presso la propria abitazione debitamente messa a norma sugli standard già sperimentati nel nord Europa e in Italia in Alto Adige.
Il servizio sarà attivo a Monza a partire dal mese di giugno con l'ausilio delle prime dieci «tate» che potranno ospitare ciascuna una media di quattro bambini di età compresa fino ai 12 anni.
L'iniziativa è nata dalla collaborazione tra l'Assessorato alle Politiche Giovanili e Pari Opportunità del Comune di Monza, Formaper, Tagesmutter Alto Adige, Regione Lombardia e con il patrocinio del Ministero della Pari Opportunità.
Nel mese di giugno 2009 è stato lanciato un bando pubblico per reclutare le potenziali donne interessate a divenire Tagesmutter, attraverso un corso di formazione. La città ha risposto con circa 100 candidature e 30 donne sono state ammesse al corso, che è partito nel mese di novembre e si chiuderà a maggio.
La sfida più alta che il Comune ha lanciato attraverso l'iniziativa è stata quella di finalizzare la formazione alla costituzione di una cooperativa per l'erogazione di questo servizio. Sfida raccolta dalla donne partecipanti al corso che oggi in 20 hanno costituito davanti al notaio la prima cooperativa tagesmutter della Provincia di Monza e Brianza.
La sede della cooperativa sarà in via Enrico Da Monza 6, presso il centro sportivo Nei a partire dal mese di giugno.
«Si tratta di un grande risultato per tutta la città. Queste 20 donne - afferma il Sindaco Marco Mariani - sapranno soddisfare le esigenze di un territorio che necessita sempre più strutture in grado di accogliere i bambini in età prescolare. Ogni anno le liste di attesa per gli asili nido si compongono, infatti, di circa 300 nominativi di bambini; con il supporto delle tagesmutter questa lista si potrà ridurre sensibilmente. Anche grazie a queste imprenditrici, nei prossimi tre anni, potremmo rispondere a tutte le richieste. Si stima infatti che entro il primo anno di attività le tagesmutter saranno in grado di garantire circa 45000 ore di servizio e di ospitare mensilmente una quarantina di bambini».
«Tagesmutter, - spiega l'Assessore alle Pari Opportunità Martina Sassoli - un'idea da cui siamo partite, una best practise dell'Alto Adige, che in meno di 8 mesi si è concretizzata in un servizio innovativo di cura per le famiglie della nostra città».
Si tratta di un servizio flessibile e di qualità, che è in grado di aiutare concretamente le mamme che lavorano, dando loro un contributo nel gestire il tempo tra lavoro e famiglia. Questa cooperativa rappresenta inoltre un'opportunità di lavoro per 20 donne, che grazie alla loro imprenditività, oggi si sono costituite in cooperativa.
Grazie alla collaborazione con Regione Lombardia è stata riconosciuta anche nel nostro territorio questa figura professionale equiparandola a quella della tata familiare. La Regione è al nostro fianco per monitorare e valutare questo nuovo servizio sperimentale.
Numerose in questi mesi le telefonate di amministratori di altri comuni per l'interesse su questo progetto con la volontà di riportarlo anche sui loro territori, le telefonate di altre donne che vogliono divenire tagesmutter, ma anche di famiglie che cercano una tagesmutter per i loro bambini.
La cooperativa -spiegano i promotori- è indipendente dal Comune, ma vogliamo continuare a sostenere queste imprenditrici, certi della grande importanza di questo progetto per la città di Monza.
«In questa direzione -dice l'assessore- sosterremo la cooperativa attraverso la ricerca di finanziamenti per poter erogare voucher sociali in base all'indicatore isee, per le famiglie che usufruiranno del servizio.

Considerata la grande adesione al primo corso di formazione che abbiamo offerto alla cittadinanza, stiamo pensando di organizzare un secondo corso per altre donne che intendono divenire tagesmutter e associarsi alla nuova cooperativa».

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