Caro Direttore, apprendo che il Comune avrebbe «scoperto», dopo numerosi lustri, grazie ad uno zelante e ben retribuito funzionario, che le pensioni integrative (la più parte di lieve entità) erogate ad ex dipendenti, assunti in servizio ante 1966, non sarebbero conformi a diritto. Ammesso e non concesso che ciò risponda al vero, (il tutto era previsto dallallora vigente regolamento comunale, in vista soprattutto di vantaggi che avrebbe conseguito lEnte) mi permetto far osservare che trattasi di «pratica» in via di inesorabile esaurimento, non sussistendo, allo stato, ulteriori aspiranti e tenuto conto che i beneficiari, al momento della «scoperta», costituiscono un gruppo non consistente di persone avanzate negli anni, destinate, purtroppo, a scomparire in tempi non lunghi.
Premesso, a scanso di equivoci, che non ho alcun interesse personale nella vicenda e tralasciando di disquisire di eventuali diritti acquisiti, non posso non osservare che taglieggiare anziani che hanno speso la loro vita al servizio della cosa pubblica (molti sono stati, a suo tempo, decorati dalla Civica Amministrazione con medaglia doro) è profondamente immorale, perché pacta sunt servanda!
Ci sono ben altre rendite da colpire.
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