Talebani scatenati, decine di morti a Kandahar

Kabul I talebani, impegnati dal primo maggio in una offensiva di primavera denominata «Badar», si sono scontrati duramente per 48 ore a Kandahar (l’ex capitale del regime islamico nell’Afghanistan meridionale) con le forze di sicurezza afghane che, per contrastare i commando armati e i kamikaze penetrati in vari quartieri della città, hanno dovuto chiedere l’appoggio di reparti della Forza internazionale sotto comando Nato.
Preparata da molte settimane, l’offensiva ha avuto un effetto dirompente soprattutto sabato pomeriggio, quando vari attentatori suicidi a piedi ed a bordo di automobili e risciò a motore si sono scagliati contro almeno sei edifici pubblici. Per fare questo i militanti hanno occupato posizioni strategiche in palazzi circostanti, prendendo possesso anche di un hotel e di un centro commerciale, da dove hanno sparato con armi leggere e pesanti, utilizzando anche lanciarazzi e bombe a mano. Almeno 23 insorti, fra cui otto kamikaze, sono morti nelle 48 ore. Accanto ad essi hanno perso la vita anche tre civili e due agenti di polizia.


Per mostrare la loro forza, i talebani hanno annunciato di avere messo in campo un centinaio di uomini, fra cui decine che il 25 aprile parteciparono alla spettacolare evasione di 500 prigionieri dal carcere di massima sicurezza di Kandahar.

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