Tango bond, altra vittoria dei risparmiatori

Pensionato aveva investito la liquidazione sull’Argentina: il tribunale dà ragione agli eredi

da Milano

Aveva investito la liquidazione in obbligazioni argentine, gli eredi vincono la causa contro la banca che aveva consigliato all’anziano correntista di puntare sul Paese sudamericano. È accaduto ieri in Piemonte, dove il tribunale di Verbania ha condannato la Banca Popolare di Intra a risarcire il danno agli eredi di un pensionato, deceduto la scorsa estate.
Michele Ruggiero di Domodossola, nel 1999, aveva affidato la propria liquidazione ai cosiddetti «tango bond», complice il consiglio ricevuto in una filiale del suo istituto di credito. Per poi vedere andare in fumo il proprio denaro a causa del tracollo finanziario che ha travolto l’economia argentina.
Da qui la causa intentata dal pensionato e di cui godranno ora gli effetti la moglie e gli eredi: secondo il tribunale Popolare di Intra deve, infatti, risarcire ai famigliari dell’anziano il danno subito, considerando la spesa per l’investimento compresi gli interessi legali e la rivalutazione monetaria.
A conti fatti, un altro punto a favore dei risparmiatori italiani nella dura controversia sorta con il mondo bancario sulla vendita al pubblico dei bond argentini.
Una partita nella quale molti gruppi di credito non sembrano aver messo compiutamente in guardia i propri clienti dai rischi legati a investire su titoli come i tango bond che, se da un lato offrivano rendimenti allettanti, dall’altro non erano adatti per custodire i risparmi di una vita di lavoro. Tanto che a fine gennaio la stessa Corte d’appello di Roma, esaminando un altro caso, aveva deciso che il rimborso doveva essere immediato, senza quindi attendere il secondo grado. Cui si aggiunge il lavoro della task force argentina promossa dall’Abi per avviare un arbitrato internazionale contro lo stato argentino.

Le banche coinvolte sono state numerose ma per Intra rischia di tradursi anche in un ulteriore danno di immagine, dopo le conseguenze finanziarie provocate dal fallimento Finpart. Crac che ha costretto il gruppo di Verbania a una severa pulizia di bilancio e ad avviare i contatti per individuare un compagno di viaggio.

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