Il Tar Liguria accoglie il ricorso di Italia Nostra, Verdi Ambiente Società e Green Cross Italia e dice no agli interventi strutturali nel porto di Santa Margherita Ligure. Ieri la sentenza di annullamento dell'opera di 2.500.000 euro, voluta da Comune, finanziata dal precedente Ministero delle Infrastrutture e appaltata, con cantiere già perimetrato. Tasto dolente e pezzo forte del progetto il prolungamento del molo di sopraflutto che dà la stura alle polemiche in città e fuori.
Nasce l'associazione Tuteliamo Santa che aggrega le voci contro e porta il problema all'attenzione nazionale. Immediato il ricorso per bloccare la realizzazione del muro previsto per la messa in sicurezza dell'approdo i cui posti barca sarebbero lievitati a 600. Se ne occupa la stampa nazionale ed è bagarre: «Impugniamo l'allungamento del muro orrendo,-spiega Daniele Granara, legale delle onlus-appaltato in violazione della normativa urbanistica con l'approvazione della variante senza pubblicizzarla, e contravvenendo alle norme ambientali e paesistiche». L'amministrazione ne ribadisce la necessità e l'urgenza: «Il progetto ha superato le valutazioni di impatto ambientale-diceva il sindaco Claudio Marsano-Intanto partiamo con l'allungamento di 80 metri, poi ci fermiamo e valutiamo».
Gli ambientalisti insistono che non è necessario, «è opportuno invece un intervento adeguato a questo sito di pregio, patrimonio dell'umanità». Plichi di argomentazioni e il Tar annulla tutte le deliberazioni assunte dalla Conferenza dei Servizi.
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