Oggi chiederà le dimissioni dellassessore al Commercio di Palazzo Marino Franco DAlfonso. La sua colpa? «Il grave problema politico - spiega Carlo Masseroli, capogruppo del Pdl -: lassessore ha ignorato completamente le richieste dellaula e della sua maggioranza». Continua a tenere banco in Comune il nuovo regolamento per il canone di occupazione delle aree pubbliche (Cosap) che sta mettendo in ginocchio diversi settori delleconomia milanese. Che fine ha fatto la mozione bipartisan che impegnava lassessorato al Commercio a applicare tariffe ritoccate per i traslocatori - con aumenti del 40% contro lattuale rincaro del 1800% - in attesa della revisione dellintero regolamento previsto per maggio? si chiede Masseroli. Gli operatori delle 70 aziende di traslochi, che si sono visti congelare dal 16 gennaio il 30% degli ordini in attesa di conoscere le mosse di piazza Scala, minacciano di bloccare la città. «A dieci giorni dallaccordo tra maggioranza e opposizione, cui ha preso parte anche lassessore DAlfonso nulla è cambiato. Evidentemente DAlfonso non è in grado di far seguire azioni amministrative agli impegni presi davanti allassise. O lassessore si impegna oggi a dare una risposta concreta e immediata, oppure è meglio che faccia un passo indietro» laut aut di Masseroli.
Sullorlo del baratro anche le feste di via e le manifestazioni come il famoso Mercatone dellAntiquariato, che a maggio rischia di chiudere i battenti per sempre. «Moriremo con lonore delle armi: prima di chiudere faremo sentire la nostra voce» diceva sulle nostre pagine Giovanni Grillo della Grillo Antonino Traslochi. Così lassociazione Naviglio Grande, che organizza appunto il mercato sul Naviglio lultima domenica del mese, ieri ha raccolto oltre 10mila firme per dire no alla super tassa della giunta Pisapia. Lo stesso fosco destino attende anche il mercato dellantiquariato di Brera e il mercatino dei libri usati di piazza Diaz. Le tariffe per loccupazione del suolo pubblico per quanto riguarda il Naviglio grande, infatti, sono decuplicate in poco più di un mese passando da 2000 euro in totale a 20mila euro.
La nuova giunta non riconosce il carattere culturale turistico della fiera, eliminando anche quellancora di salvezza delle riduzioni per le manifestazioni a carattere culturale appunto che aveva fissato il canone del mercatone a 7800 euro. Così con lapplicazione del nuovo regolamento la tariffa è montata a 20.000 euro, una cifra insostenibile per gli organizzatori.
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