a Milano
Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, apre uno spiraglio a un possibile cambio di registro della politica monetaria. Orientata da tempo verso un progressivo irrigidimento del costo del denaro, la strategia dellEurotower aveva trovato conferma allinizio di agosto, con lutilizzo della formula «stretta vigilanza» sui prezzi al consumo, che nel linguaggio di Francoforte indica limminenza di una stretta. Un approccio ribadito anche più recentemente, nel pieno della bufera scoppiata sui mercati finanziari a causa della crisi dei mutui subprime e fronteggiata con ripetute iniezioni di liquidità.
Ieri, pur ribadendo lintenzione prioritaria di mettere sotto controllo linflazione, Trichet ha chiarito che «non ci sono strade obbligate sui tassi» e che i rischi di surriscaldamento dei prezzi «saranno riesaminati nella riunione del prossimo 6 settembre, e solo allora sarà presa una decisione sui tassi». Il passaggio successivo chiarisce anche meglio la posizione di Francoforte: la Bce ha analizzato la situazione il 2 agosto in occasione dellultimo vertice e le dichiarazioni fatte allora «sono antecedenti» alle turbolenze dei mercati finanziari. Nella sostanza, Trichet sembra indicare che i ripetuti rovesci delle Borse, accompagnati da timori di un serio rallentamento delleconomia (il Pil delleurozona è peraltro cresciuto nel secondo trimestre di un modesto 0,3%), potrebbero condizionarne le prossime mosse. Non a caso, la reazione di ieri del mercato valutario, dove leuro è scivolato fino a 1,3641 dollari, registra il cambio di prospettiva.
Il numero uno della Bce si è anche soffermato sulle manovre effettuate per garantire al mercato la necessaria liquidità. «Durante la fase di turbolenza - ha precisato - abbiamo fatto quello che il consiglio aveva detto, e cioè prestare grande attenzione allevolversi della situazione sui mercati.
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