La soluzione al progressivo esaurimento del petrolio potrebbe essere davvero alla portata di tutti. Ne sono convinti i ricercatori del Dipartimento di Energia statunitense, presso il Pacific Northwest National Laboratory: niente più benzina, il carburante del futuro sono le feci. Il tutto grazie a una sostanza oleosa ricavata dal trattamento dei rifiuti biologici, un composto ribattezzato "biocrude", in grado di garantire energia a costi ridotti sia in termini economici che ambientali.
Il processo per ottenere il carburante biologico è abbastanza ingegnoso, ma allo stesso tempo affascinante. Le feci vengono inserite in appositi tubi pressurizzati e scaldati a temperature elevatissime, fino a 650 gradi Fahrenheit. A seguito di questo processo di cottura, i rifiuti biologici vengono sottoposti a una speciale pressa: con questo passaggio si ottiene una sostanza semiliquida, dalle caratteristiche energetiche non dissimili dal petrolio, mentre i grassi contenuti nelle feci vengono separati da queste ultime e recuperati come lubrificanti. Il processo, chiamato liquefazione idrotermica, cerca di riprodurre in breve tempo quello che, in natura, impiega normalmente milioni di anni.
Secondo quanto riportato dal sito The Verge, le prime applicazioni pratiche potrebbero giungere entro il 2018: una società, Genifuel
Corporation, avrebbe deciso di testare la tecnologia presso un centro di Vancouver. Passeranno degli anni, tuttavia, prima che il carburante a base di feci possa essere impiegato nelle comuni auto o per altri scopi energetici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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