I videogiochi per l'estate

Da Civilization V Gods & Kings a Men of War: Condemned Heroes. Una bella carrellata sui giochi per divertirsi questa estate in vacanza o a casa

I videogiochi per l'estate

Civilization V: Gods & Kings

Il quinto capitolo della famosissima saga si arricchisce di un’espansione che, sotto alcuni punti di vista, serve a correggere carenze di non poco conto rispetto alla versione IV. Con “Gods & Kings” la Firaxis ha approfondito due aspetti sociali spesso cruciali; la religione e lo spionaggio. Per ciò che riguarda la prima, il giocatore può crearsi il proprio, personale Pantheon: con il progredire della civiltà, le scelte effettuate all’inizio portano a conseguenze importanti e profonde. La fede alimenta benefici vari, schiudendo anche opzioni belliche oltre che economiche e di culto. La fede si affiancherà a felicità e cultura per migliorare la capacità della propria civiltà di incidere su quelle confinanti, fino a colonizzare le città stato o parte delle nazioni vicine utilizzando profeti e cattedrali.

Discorso differente per quanto riguarda lo spionaggio: l’impatto sul gioco è indubbiamente più tenue, anche se a lungo andare le proprie spie possono far pendere la bilancia a vostro favore in occasione di abboccamenti diplomatici o scaramucce belliche.

Da non dimenticare che l’espansione ci offre la possibilità di cimentarci con nove civiltà e nove meraviglie aggiuntive, tre scenari supplementari e diverse tecnologie ed edifici: ciò significa diverse ore in più di godibile, ulteriore giocabilità. In complesso un’operazione ben riuscita per rendere più vario un titolo che ha dovuto scontare la penalità di discostarsi molto dal gioco che lo precedeva, scontentando in parte gli affezionati giocatori di Civilization IV. Una grafica ancor più curata, effetti sonori appropriati, alcuni aspetti dello spionaggio forse da approfondire ulteriormente. Comunque un gioco godibilissimo.

Spec Ops: The Line

L’ennesimo sparatutto? Sì, ma impiantato in un tessuto narrativo di prim’ordine. Gli sviluppatori di Yager Development, per 2k Games, hanno ambientato l’azione nella città di Dubai colpita da una tremenda tempesta di sabbia. Il protagonista, capitano Martin Walker, deve portare a termine una duplice missione di salvataggio; da un lato scoprire che fine ha fatto il colonnello John Konrad, dall’altra aiutare i disperati superstiti che si sono perduti nelle sabbie. Il tocco davvero originale sta nel fatto che, col procedere delle missioni, la pazzia collettiva raggiunge apici impensabili; lo stesso protagonista, e la sua squadra, si abbruttiscono progressivamente di fronte a scene raccapriccianti, compiendo azioni disumane. I dialoghi e il susseguirsi incessante di avvenimenti orripilanti porta alla follia, trascinandoci anche il giocatore. Il realismo dell’azione è davvero sconvolgente, le armi hanno sempre munizioni limitate, le sorprese non mancano mai.

Purtroppo l’intelligenza artificiale non supporta validamente quanto di buono ci si potrebbe aspettare: troppo spesso il protagonista viene eliminato da eventi impossibili o da nemici dalla mira letale, senza dare alcuno scampo ragionevole. Allo stesso modo, i componenti della squadra a volte si lanciano in azioni senza senso, risultando un peso e un pericolo per il proseguimento della missione. I livelli di sfida sono mal calibrati, passando da eccessi poco verosimili a brutalità gratuite ed inspiegabili. In questo modo il giocatore tende a scoraggiarsi di fronte ad assurdità insite nel sistema randomico mal settato.

La versione multiplayer, sviluppata da Darkside Games Studios, si articola in diversi scontri a squadre, con interessanti quadri nei quali l’ambiente circostante determina il tipo di battaglia. Un piacevole diversivo che rende gradevole la giocabilità online.

Il sonoro è più che buono, mentre la grafica presenta diversi difetti che si acuiscono col progredire delle missioni, fino a diventare fastidiosi verso gli ultimi episodi.

Ghost Recon Future Soldiers

Nuovo episodio della superfortunata serie di Ghost Recon, liberamente tratta dai racconti di Tom Clancy. In questo caso, gli sviluppatori di Ubisoft hanno deciso di variare decisamente dai prodotti precedenti; dove prima era la squadra ad essere protagonista, ora è il singolo a fare la differenza all’interno del team. In quest’ottica, il giocatore dovrà focalizzare l’azione su di un personaggio, mentre il resto della squadra verrà gestito da un’intelligenza artificiale completa e aggressiva perfettamente calibrata. Le dodici missioni assegnate, in altrettante parti del mondo, metteranno a dura prova le capacità multiformi necessarie per scoprire i vari elementi. Naturalmente i kit tecnologici assolutamente futuribili si sprecano; il più usato ed originale è il mantello mimetico avanzato, che permette di rimanere quasi invisibile pur muovendosi in terreno aperto. La struttura delle missioni è quindi abbastanza classica ma molto piacevole, seppur non particolarmente difficile da portare a termine.

Dove però questo titolo può fare la differenza e nel gioco online. Si ha un’impressionante varietà di missioni, con la possibilità di cooperare con tre amici per formare una squadra. Mappe, scenari, ambientazioni, avversari e modalità di gioco potranno essere scelte potendo sempre contare su un’intelligenza artificiale all’altezza della situazione. Sarà così possibile giocare un numero infinito di ore in situazioni che risulteranno sempre nuove. Rispetto al passato, Ubisoft mette a disposizione degli utenti la possibilità, seppur limitata, di creare armi che verranno utilizzate, tramite web, dal proprio soldato, utilizzando un network completamente gratuito. Azioni spettacolari supportate da un impianto sonoro e grafico all’altezza, che non risente mai della velocità di gioco. Molti livelli di difficoltà per un gioco estremamente godibile.

Men of War: Condemned Heroes

Torniamo sui campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale, sul fronte est. Si tratta di un nuovo episodio della conosciutissima saga di “Men of War”, che questa volta viene ambientato all’interno di un battaglione penale dell’esercito Sovietico. La ricerca storica è stata accurata; si trattava di galeotti, finiti in prigionia per i motivi più disparati, che venivano reclutati con la promessa di aver salva la vita in cambio di combattere contro l’invasore nazista. A partire dal novembre 1943, questi battaglioni furono inviati in prima linea e si distinsero, fino alla fine della guerra, per essere sempre l’avanguardia di ogni offensiva.

Il titolo può essere considerato uno strategico in tempo reale di tipo tattico, dove il giocatore ha il controllo di un piccolo numero di uomini incaricati di una missione. Di missione in missione, rimpiazzando le inevitabili perdite, crescerà l’esperienza e l’armamento, ma i nemici si faranno sempre più pericolosi. Le azioni di combattimento sono sempre concitate, e le possibilità di controllo del gruppo di combattenti rimane sempre buono anche nei momenti peggiori. Fondamentale accrescere il proprio arsenale appropriandosi delle armi dei caduti, amici o nemici che siano.

Rispetto ai precedenti, la 1C Company ha effettuato un lavoro colossale, tanto che si nota un passo avanti gigantesco per quanto riguarda il motore del gioco. Grafica super dettagliata, sonoro appropriato, comandi ben calibrati, nessuna incertezza o rallentamento dell’azione con condizioni metereologiche più varie. L’intelligenza artificiale è sempre di buon livello, anche scegliendo la modalità più facile.

Le armi a disposizione sono molteplici, il campo di battaglia grande e pieno di dettagli interessanti: ogni oggetto presente è raccoglibile, rubabile ed utilizzabile, offrendo molteplici vie praticabili per giungere vittoriosamente all’obiettivo. Presente anche una modalità multiplayer, ugualmente varia e tecnicamente valida.

In definitiva una degna continuazione di una fortunata serie, altamente consigliato anche ai semplici simpatizzanti del genere.

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