Cronache

«Telecamere nei seggi per scongiurare brogli»

Egregio Direttore, Le invio un breve elenco delle più probabili modalità dei brogli elettorali per contributo a Vs. eventuale indagine. La modalità n. 1 può essere agevolata dal fatto che per decenni i presidenti di seggio sono sempre gli stessi e, operando sempre negli stessi seggi e perfino nelle stesse aule scolastiche, ben conoscono gli elettori che storicamente non vanno mai a votare, e che tuttavia potrebbero facilmente essere fatti risultare come dei votanti che scelgono il partito gradito dal presidente medesimo. Invece, le modalità 2, 3, 4, possono essere attuate con la semplice manipolazione delle schede che sono state effettivamente votate. Per verificare i brogli attuali potrebbe essere utile rivolgere un appello urgente agli elettori dei comuni di sinistra che non sono andati a votare, al fine di fare consegnare le loro tessere elettorali non vidimate alle prefetture, per consentire il controllo della corrispondenza tra la loro effettiva assenza, e le eventuali registrazioni presso i seggi elettorali che attesterebbero invece le loro votazioni.
Per scongiurare l’eventualità dei brogli futuri potrebbe essere utile: 1) lettura ottica del codice fiscale degli elettori al momento del voto; 2) rotazione tra i vari seggi di tutti i presidenti; 3) impiego della telecamera nel seggio con esclusione della cabina elettorale. Modalità nº 1 - Durante le votazioni, intestazione al partito desiderato delle schede di falsi votanti. Durante le votazioni, nelle tre pause pranzo o nei momenti serali di afflusso degli elettori quasi nullo, l’eventuale presidente di seggio truffatore, coadiuvato dal suo fido segretario che controlla l’uscio, potrebbe facilmente e rapidamente scrivere sui tabulati comunali del seggio i dati di fantasia (o i dati reali eventualmente in suo possesso) di elettori che, pur non essendosi recati nel seggio, risulterebbero votanti a tutti gli effetti, e potrebbe intestare le relative schede elettorali al partito desiderato. Al momento dello spoglio, tali schede risulterebbero valide a tutti gli effetti. Questa modalità sarebbe agevolata dall’inesattezza di controlli immediati tra l’assenza di bollatura sulla tessera elettorale degli elettori che non sono andati a votare, e le false attestazioni delle votazioni che potrebbero essere fatte risultare tramite la trascrizione sui tabulati dei seggi del nome, cognome, e n. di documento dell’elettore o di persona inesistente. In un solo comune dove 100 presidenti di seggio brogliassero 100 schede elettorali, si produrrebbero 10mila voti falsi. Modalità n° 2 - Durante lo spoglio, intestazione al partito desiderato delle schede bianche votate. Durante lo spoglio, nei frequentissimi casi in cui non sono presenti i rappresentati di lista avversari, l’eventuale presidente di seggio malintenzionato e disinvolto, con l’ausilio di un mozzicone di matita nascosto nel palmo della mano e con un anello al dito dotato di mina di grafite, nel momento che si accinge a leggere le schede bianche, con un rapido gesto della mano potrebbe velocemente intestarle al partito che preferisce. In questi casi, è quasi ininfluente la presenza dell’operatore telematico che è completamente assorto a digitare al computer i dati che gli vengono dettati di volta in volta dal presidente medesimo. Poiché l’assenza delle schede bianche in un seggio è un fatto raro, il ripetersi dell’evento può essere sintomatico. Modalità n° 3 - Durante lo spoglio, annullamento dei voti assegnati al partito avversario.
Nelle stesse condizioni della modalità n° 2, l’eventuale presidente di seggio malintenzionato, potrebbe facilmente annullare le schede che indicano il voto ad un partito avversario, contrassegnando velocemente un altro simbolo, o tracciando un rapido segno sulla stessa scheda. Modalità n° 4 - Durante lo spoglio, computo in capo al partito desiderato dei voti degli avversari.

In caso di assenza dei rappresentati di lista avversi, durante la lettura delle schede in fase di spoglio e relativo computo delle medesime in capo ai singoli partiti votati, l’eventuale presidente malintenzionato potrebbe agevolmente leggere i voti che sono stati assegnati al partito avversario come se fossero voti assegnati al partito che preferisce, computandoli di conseguenza a quest’ultimo, avendo cura di mischiare poi le schede suddividendole in pacchetti, apparentemente ordinati.
Capogruppo Fi Centro-Ovest

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