Il gran caldo registrato in questi giorni continua a mietere malori. Numerose, anche ieri, le richieste di soccorso giunte al 118. Da quando le temperature sono schizzate oltre la soglia dei trenta gradi, gli operatori del centralino delle emergenze hanno ricevuto in media un centinaio di richieste di soccorso al giorno. Questo fine settimana la maggior parte proveniva dal litorale, dove in molti si sono recati per un break ristoratore o anche solo per un semplice tuffo. Gli operatori del 118 hanno ribadito le solite raccomandazioni, consigliando ai soggetti a rischio (anziani, bambini e pazienti con problemi di ipotensione) di non uscire nelle ore più calde della giornata e di bere acqua a volontà.
Alle alte temperature si sono dovute adeguate anche quelle stazione turistiche che generalmente vengono risparmiate dallondata del gran caldo. Come nel caso di Monte Livata, nel parco dei Monti Simbruini, dove ieri a mezzogiorno e mezzo il termometro (posto peraltro in una zona ombrosa del centro) ha raggiunto i 27 gradi, mentre nel vicino comprensorio di Campo dellOsso ne venivano segnalati addirittura 28. Un record, o quasi. «Si tratta - sottolinea Gianfranco Orzella, titolare di una rivendita di articoli sportivi - di un fatto che ha qualcosa di eccezionale. Basti pensare che di solito, in questo periodo la temperatura non supera mai i 16 gradi». I 10 gradi in più rispetto alla norma hanno indotto così molti gruppi famigliari a trascorrere la domenica nelle faggete circostanti. Gli abitanti di Monte Livata non sono però i soli ad aver fatto le spese di questo rovente inizio destate. Anche a Subiaco il caldo non ha fatto sconti. Il termometro elettronico in funzione in Corso Battisti, allingresso della città, ha toccato intorno alluna di pomeriggio i 35 gradi: tre gradi in più rispetto ai 32 registrati in Piazza S.
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