Tentata estorsione quattro in manette

Quattro persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza con l’accusa di estorsione aggravata, attuata attraverso il lancio di bottiglie molotov contro un negozio e un paio di furgoni e di minacce a un panificatore a Fizzonasco, frazione di Pieve Emanuele. L'indagine, rientra in una complessa indagine coordinata dal sostituto procuratore Alessandra Dolci, della Dda di Milano, ha portato all’arresto di Giovanni Procacciante, di 49 anni, del figlio Mario, di 29, di Filippo Foresta, 42 anni, tutti catanesi, e di Davide Grasso, 38 anni, di Messina, accusati appunto di «estorsione aggravata, danneggiamento di beni mobili ed immobili a mezzo di bottiglie incendiarie di loro fabbricazione». «Si tratta - secondo quanto afferma la Gdf - di soggetti agguerriti e pericolosi, operanti sull'asse Lombardia-Sicilia, alcuni dei quali hanno già riportato condanne per rapina e sequestro di persona o per tentata estorsione». L'incendio doloso del panificio, gestito da un calabrese, e di due furgoni parcheggiati all'esterno, è avvenuto a settembre per una questione di recupero crediti.

Gli estorsori sono ricorsi a due bottiglie incendiarie e a minacce, anche di morte, nei confronti del gestore e dei suoi familiari pur di recuperare 30mila euro. Gli accertamenti proseguono per verificare eventuali legami con organizzazioni criminali siciliane di stampo mafioso.

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