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Terremoto a Sumatra: "Oltre 1.100 vittime"

Ieri terremoto di 7,6 gradi Richter sull'isola di Sumatra. Poi stamattina nuova scossa di intensità 6,9. L'unità di crisi: "Forse oltre mille morti". Crollati alberghi e un ospedale: 500 edifici in totale. Colpita Padang

Terremoto a Sumatra: 
"Oltre 1.100 vittime"

Sumatra - E' di almeno 1.100 morti il bilancio del potente sisma di magnitudo 7,6 sulla scala Richter che ha colpito ieri la città di Padang, nell’isola indonesiana di Sumatra. Il vice segretario generale Onu per le emergenze umanitarie, John Holmes, ha infatti fatto sapere che "ci sono migliaia di feriti e credo che queste cifre aumenteranno nel corso delle ore". Una nuova potente scossa di terremoto, di magnitudo 6,9 sulla scala Richter, ha colpito l’Indonesia occidentale questa notte; erano le 3.52 in Italia, a circa 280 chilometri dall’epicentro del sisma di ieri.

Edifici crollati Almeno cinquecento edifici a Padang sono crollati o sono stati gravemente danneggiati nel terremoto di mercoledì sera, che ha innescato anche degli incendi. Una nuova potente scossa di terremoto, di magnitudo 6,9 sulla scala Richter, ha colpito l’Indonesia occidentale questa notte. Erano le 3.52 in Italia, a circa 280 chilometri dall’epicentro del sisma di ieri.

I soccorsi Gli abitanti di Padang partecipano ai soccorsi, resi più difficili dalla pioggia e dalla carenza di attrezzi professionali per rimuovere le macerie. Tantissimi abitanti alla ricerca di parenti si trovano praticamente impotenti. Come Andriana, una madre di famiglia di 49 anni che aspetta giorno e notte davanti alla scuola dove la sua figlia 14enne studiava quando la terra ha tremato. "Sono qui da ieri. Prego perché la mia figlia sia ancora viva" ha confidato. Diciassette bambini sono stati finora recuperati dai resti della scuola: nove salvi e otto morti, secondo la polizia.

Il governo Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono ha chiesto al suo governo di portare quanti più aiuti possibile alle vittime del sisma con aerei o mezzi navali, visto che le strade sono quasi tutte al limite della praticabilità. "Abbiamo inviato duecento medici e infermieri, otto tonnellate di medicinali, otto tonnellate di generi alimentari per bambini e tende" hanno indicato i soccorritori. Quando gli edifici sono distrutti "le vittime hanno bisogno urgente di prodotti alimentari, acqua e coperte" ha sottolineato Jimmy Nadapdap, incaricato delle operazioni di emergenza per World Vision, tra le ong che hanno annunciato l’invio di aiuto. Un dipendente di albergo ha confermato che l’erogazione della corrente elettrica non è ripresa. "Il nostro hotel è stato notevolmente danneggiato.

Ci sono numerose macerie e crepe, ma fortunatamente tutti i nostri clienti sono sani e salvi".

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