Un tesoro sommerso davanti a Portofino

«Il segreto di Cala dell’Oro» è l’ultima fatica di Emilio Carta, scrittore,saggista e giornalista che da anni racconta saghe marinare che hanno il profumo del Mediterraneo. I suoi scritti sono impregnati di acqua salata e di psicologia marinara: dalla ricerca sugli ex-voto marinari, alla conoscenza degli abissi marini di Liguria, che custodiscono i reperti della nostra storia. Nel suo ultimo libro emerge soprattutto l’amore per la storia locale, che viene proposta in chiave misteriosa, verosimile e che stuzzica nel lettore il desiderio della curiosità e della ricerca personale. Cala dell’Oro è una piccola insenatura tra Punta Chiappa e il faro di Portofino, intorno alla quale ruota il romanzo ambientato su tre livelli temporali. A partire dal XVI secolo quando un veliero, l’Iveglia, naufraga davanti a Camogli col suo carico d’oro e il mistero legato ad un truce omicidio. Nel dicembre del 1943 una scheggia impazzita dei servizi segreti tedeschi tenta di recuperare quel tesoro trasferendolo su un U Boot, ma il sottomarino, attaccato dai partigiani al largo di San Fruttuoso, scompare nel nulla. Trent’anni dopo il comandante Ferrari, camoglino doc, e un corallaro sammargheritese individuano il relitto del sottomarino.

Da Portofino la storia, non sveliamo come, si concluderà in un’isola del Pacifico. Un libro da leggere.
Emilio Carta, Il segreto di Cala dell’Oro, 160 pagg., 14 euro, Addictions Megenes, collana Maree storie di mare, Milano. In libreria e on line.

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