Il testamento di «mister promozione»

Il testamento di «mister promozione»

Luca Russo

L’avventura di Serse Cosmi è terminata proprio dove era iniziata l’estate scorsa: a Cogliate, negli uffici del presidente rossoblù Enrico Preziosi che in serata gli ha comunicato soltanto quello che ormai era nell’aria da giorni e che tutta la città sapeva: Cosmi non sarà l’allenatore del Genoa per la prossima stagione in serie A. Troppi i sussulti durante il campionato e le incomprensioni tra i due, tanto da arrivare al divorzio, anche se i dettagli contrattuali saranno limati soltanto nell’incontro in programma oggi.
E il tecnico da qualche giorno parlava e non parlava, e intanto salutava i supporter che lo hanno osannato per tutto il campionato.
Arrivato al carcere genovese di Marassi per una partita con i detenuti e l'inaugurazione di un campetto in erba sintetica, Cosmi non aveva voluto commentare le notizie sul suo divorzio ancora non ufficiale, ma ha mostrato un documento firmato di suo pugno con una frase: «Oggi ho capito molto dei miei giocatori (e non solo), domani loro capiranno molto del loro allenatore».

Poi ha rivolto un pensiero ai tifosi che anche dopo la notizia del possibile addio gli hanno mostrato grande attaccamento, in qualche occasione andando anche contro la volontà del presidente Enrico Preziosi che già la sera della promozione aveva fatto presagire un probabile allontanamento dell’allenatore perugino (...)

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