Cronaca locale

Tettamanzi si prepara alla predica di sant'Ambrogio

Solidarietà e sobrietà nel tradizionale discorso del cardinale a Milano in occasione della festa patronale

«Milano torni grande con la sobrietà e la solidarietà» è il titolo del Discorso alla Città che il cardinale Dionigi Tettamanzi pronuncerà in occasione dei Primi Vespri nella solennità di S. Ambrogio, patrono di Milano e compatrono (con San Carlo) della Diocesi. Alla celebrazione, che è in programma presso la Basilica di S. Ambrogio venerdì 4 dicembre alle 18, saranno presenti le autorità civili, militari e del mondo del lavoro e imprenditoriale, insieme ai rappresentanti delle istituzioni e ai sindaci di tutto il territorio della Diocesi.
Dalle prime anticipazioni, il messaggio dell'Arcivescovo per la vigilia di S. Ambrogio contiene, anzitutto, l'invito ad amare la città. La riflessione poi tocca quei concetti che si ritrovano in molti interventi del cardinale Tettamanzi. Nel Discorso si sottolinea ancora una volta che è la solidarietà a rendere grande una città. Ma Milano - chiede il Cardinale - è una città solidale?
Un altro tema caro a Tettamanzi è quello della sobrietà, che è legato alla solidarietà e che favorisce lo sviluppo. L'Arcivescovo rivolge anche uno sguardo profetico al futuro della città, con un riferimento all'Expo 2015, ma senza dimenticare la vita quotidiana.
C'è continuità con il messaggio pronunciato nel 2008 alla vigilia della festa di S. Ambrogio, nel quale l'Arcivescovo di Milano richiamava a una nuova responsabilità sociale, vissuta in prima persona da tutti, non solo dai politici. Invitava, e lo ribadirà anche quest'anno, a una nuova «conversione», per far emergere quella che il Cardinale, riprendendo la lezione di S. Ambrogio, chiama l'«uomo del cuore», che guarda a Cristo.
La tradizione della festa patronale come occasione per rileggere nell'attualità il magistero di Ambrogio era stata rilanciata dall'arcivescovo Giovanni Battista Montini e perdura di anno in anno per iniziativa degli Arcivescovi che gli sono succeduti sulla Cattedra ambrosiana. Durante la celebrazione vigiliare di S. Ambrogio, essi offrono nel loro Discorso alla Città una riflessione sulla Chiesa e sulla comunità civile, intercettando le urgenze del tempo. Si tratta dell'incontro di tutti i milanesi con il successore di Ambrogio.

Infatti, a questo appuntamento sono presenti anche le famiglie regionali e i rappresentanti delle diverse comunità etniche ormai integrate a Milano.

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