Ticket antismog: oggi in giunta sfida Moratti-Cdl

(...) L’appuntamento per le promesse spose era stato finalmente fissato per ieri pomeriggio in consiglio. Ma le fibrillazioni sulla pollution charge e il rischio di un plotone di franchi tiratori pronti a impallinare la delibera, hanno convinto tutti a rinviare il matrimonio a lunedì. «Non è una fusione normale e di routine - incassa la Moratti - È normale che ci possano essere richieste di approfondimento». A cui risponderà lunedì in aula. E nella speranza che per allora nella vicenda ticket si cominci a vederci un po’ più chiaro. Anche se, per il momento, sembra difficile, vista la sua intenzione di non rinunciare a nulla e le barricate messe in piedi da Forza Italia. Che, soprattutto sugli importi (400, 1.000 e 2mila euro per i milanesi residenti fuori dalla Cerchia dei Navigli) non sembra per nulla disposta a fare sconti. «Insomma - ha sbottato ieri il sindaco pur senza, almeno all’apparenza, perdere la pazienza - Se si vuole prendere un provvedimento che scoraggi l’uso dell’auto e dunque abbassi l’inquinamento, ci vuole un po’ di coerenza». Come a dire che abbonamenti troppo bassi finirebbero col vanificare qualsiasi possibilità di abbattimento dello smog.
Di parere completamente diverso Fi che, ancora ieri riunita in un vertice fiume a Palazzo Marino, ha ribadito di non essere disposta a superare i 200, massimo 300 euro all’anno. Per residenti all’interno della Cerchia dei Bastioni e milanesi in genere. «Le discussioni? Comprensibili - cerca comunque di ricucire il sindaco - Non è un provvedimento facile. Ma...». Ma? «Ma quando c’è un accordo - la strigliata agli indisciplinati - si ha il dovere di rispettarlo. Sabato erano tutti soddisfatti, solo la Lega mostrava qualche perplessità».
Ma intanto, assicura, è già tutto pronto per partire. «La sperimentazione in autunno - ricorda -, anche se non ho mai voluto dare date precise perché c’è tanto da lavorare. Stiamo collaborando con Atm per l’incremento del trasporto pubblico. La parte tecnologica può già funzionare, telecamere e varchi sono stati installati. Ora mancano aspetti importanti come l’informazione dei cittadini e la comunicazione sulle modalità di pagamento». Un provvedimento che, ripete ancora una volta la Moratti, «passerà dalla giunta e non avrà bisogno di un voto in consiglio». Ipotesi che potrebbe provocare un ricorso al Tar dell’opposizione. Ma anche dell’ex assessore di An Giovanni Bozzetti. La Lega che non le manda a dire. «Un provvedimento limitativo - tuona Matteo Salvini - e soprattutto pagato dai milanesi. Non è giusto tassarli come chi viene da fuori, perché loro già si sorbiscono l’inquinamento».

Quindi? «I residenti non devono pagare». Altrimenti? «Bocciamo il ticket». Oggi a Palazzo Marino una giunta che s’annuncia di fuoco. Non azzardato prevedere la caduta o le dimissioni della Moratti se il ticket non dovesse passare.

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