Per tifare azzurri anche il governatore si toglie la cravatta

La sala dell’auditorium Gaber rinfrescata - nel senso dell’aria condizionata - a dovere. E all’ora X, per la precisione, le 16.59 le poltroncine rosse erano quasi tutte occupate.
Una pausa d’obbligo per guardare la partita dell’Italia tutti assieme. Così al Pirellone i collaboratori del governatore, i dipendenti della Regione e Roberto Formigoni hanno trascorso un’ora e mezzo a tifare azzurri. Col governatore seduto in prima fila a tifare per la nazionale di Lippi. Prima in modo contenuto, poi sempre più agitato, al punto da levarsi giacca e cravatta per la troppa tensione. Quindi la soddisfazione finale per la vittoria. Seppur contenuta.
«Ce l’abbiamo fatta - ha dichiarato il governatore -, nonostante i molti errori di impostazione tecnica e di condotta agonistica».


Quindi è salito al trentesimo piano per incontrare l’ambasciatore svizzero Spinner, col quale ha parlato ovviamente ancora di Mondiali e si è augurato di poterlo rincontrare tra qualche giorno per i quarti. Magari proprio all’auditorium Gaber.

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