Marta Bravi
Sono passati 110 anni da quando nacque Tina Modotti. Molte cose nel frattempo sono cambiate, non del tutto loblio forzato, la volontà di cancellare dalla storia una donna scomoda per oscurarne i meriti, personali e artistici. In controtendenza Franco Angeli pubblica in italiano «Tina Modotti. Tra arte e rivoluzione» (pp.320, euro 24), la prima vera biografia su Assunta Adelaide Luigia Modotti scritta da Letizia Argenteri, professoressa di Storia presso il dipartimento di «Social Science» al San Diego Mesa College e affiliata all«UCLA Center for the study of women» di Los Angeles.
Tante sono le leggende legate al nome della Modotti che le precedenti biografie hanno alimentato, non quella di Letizia Argenteri, che invece si pone lobiettivo, che peraltro raggiunge, di mondare la realtà storica dal mito.
Attingendo a fonti mai utilizzate prima, come la stampa degli emigrati della costa americana occidentale, i documenti della Fondazione Istituto Gramsci e della Fondazione Giacomo Feltrinelli, gli archivi della «Hoover Institution», della Fondazione «J. Paul Getty» e della Geisel Library della Ucsd, lautrice scrive la storia, nel senso più puro del termine, della pasionaria, tanto da arrivare a meritare la critica di «migliore biografia» da parte del Library Journal in quanto «rigorosissima e molto accurata nella ricerca e nellinterpretazione dei dati storici».
Il libro verrà presentato venerdì alle 18 alla Libreria Feltrinelli di piazza Piemonte 2 e sarà introdotto da una tavola rotonda cui parteciperanno lautrice, Natalia Aspesi, Jacqueline Ceresoli, Marcello Flores, Stefano Galli e Riccardo Toffoletti. Non solo, così come vita e arte furono indissolubilmente legate per la Modotti, come lei stessa scrisse: «Metto troppa arte nella mia vita e di conseguenza non mi rimane molto da dare allarte» levento sarà accompagnato da una mostra fotografica: 29 scatti in bianco e nero dellartista, 4 ritratti firmati Edward Weston e unopera di Jane Reece.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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