Non il denaro che pesa, ma le idee che prendono il vento aggirano lo scoglio della crisi. Il denaro è fermo, al contrario le idee sfruttano anche le correnti invisibili per prendere il largo, proprio come la recente kermesse che Paolo Manzoni ha organizzato sul mondo della vela nello spazio di via Foppa 49, Sailing Passion. L’iniziativa, nata intorno alla constatazione che Milano, con ventimila appassionati, si pone al vertice della classifica nazionale come città dei velisti, è stata il momento per aprire una «vetrina» che l’imprenditore milanese ha ereditato dal nonno. E il debutto di una filosofia di marketing commerciale.
La prossima sfida di Paolo Manzoni si chiama Ri-Store: la boutique del come nuovo. «Dobbiamo iniziare a infondere nella gente il piacere del riuso delle cose. Cellulari, computer, giocattoli, borse, abiti non vanno gettati come rottami senz’anima - spiega - perché rimessi in ordine potrebbero rivelare un fascino ancora più godibile». E’ proprio l’elettronica, che sfodera sul mercato un prodotto all’ora, ad averci abituato a cambiare a ritmo vertiginoso gli oggetti, gli indumenti, persino i libri. Una sarta, un riparagiocattoli, un calzolaio, un esperto di biciclette saranno presenti in questo saloon del fuori-uso che riprende vita e forma, per regalarci il suo spirito inatteso. Ri-store è in programma in fiera alla fine di marzo.
Ma ciò che sta più a cuore a Paolo Manzoni, proprio nell’ottica di ripescare dal fondo del passato l’antico che sfida il futuro, è il lancio di via Foppa 49, il luogo in cui prese letteralmente a viaggiare via terra l’impresa di famiglia. «Mio nonno iniziò lì la sua attività - racconta Manzoni - quando nel 1930 vendeva camion e automobili. Vorrei trasformare via Foppa 49 in un salotto di manifestazioni curiose». Dopo l’avventura via mare del salone velistico, sarà quindoi la volta di Elettrocity, un’esposizione di veicoli elettrici. «E’ giusto che Milano, con i suoi problemi di viabilità, scopra la risorsa ecologica del motore elettrico. Siamo ancora troppo arretrati su questo discorso».
Risparmiare benzina e aria sana è una richiesta del secondo decennio del terzo millennio, in cui siamo quasi obbligati a veleggiare sottovento in molti sensi, ma non nel senso dell’intelligenza: quella deve solcare il pelago a vele spiegate. Portando a galla l’antico affinché approdi sulla costa della prossima modernità. Questo lo slogan di Paolo Manzoni, che fu campione del mondo di vela nel 1986. Una passione mai dimenticata, ma reinvestita nella manifestazione tenutasi dal 16 al 19 febbraio con successo.
Circa 4mila visitatori, attratti dal fashion style che ruota intorno alla navicella più antica della terra, come le borse realizzate con i tessuti delle vecchie vele, oppure richiamati dalle sirene delle rotte marine che svelano tipi di vacanze fuori dalla noia verso Sardegna, Seyschelles, Virgin Island, hanno sancito il successo di questi quattro giorni, coronati dalla presenza di campioni come Andrea Mura, Jochen Schumann, Francesco De Angelis e Paul Cayard. «Lo sport mi ha insegnato che per vincere ci vogliono grinta e resistenza. Compagne impeccabili per partire e perfette per essere sempre pronti a ricominciare».
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