Una sequenza impressionante di lavori fatti con i piedi, eppure certificati «a regola darte» dalle autorità competenti: cè voluto lintervento della magistratura perché si iniziasse a scavare sulla storia delle case popolari di via Tofano, a Baggio, tre «torri» regno del degrado e dellabusivismo, parzialmente sgomberate su ordine dellassessore al Demanio, Lucia Castellano, lo scorso 18 febbraio.
Gli inquilini che dovevano andarsene da due torri si sono opposti al trasferimento, sostenendo che la torre C, dove il Comune voleva sistemarli, è infestata dallamianto. Lamianto, dice invece il giudice Giuseppe Gennari, non cè. Ma in compenso ci sono tracce evidenti e sconcertanti di lavori realizzati in modo scandaloso, con «grave negligenza e imperizia, nonostante il notevole esborso delle casse pubbliche» e ancor più scandalosamente approvati
Il giudice è intervenuto sulla richiesta di archiviazione di un esposto presentato in Procura da una parte degli abitanti, che lamentavano la presenza di eternit. Gennari invece rifiuta larchiviazione, e ordina nuove indagini: «lascia veramente perplessi - scrive il giudice - il certificato di collaudo rilasciato in data 10 luglio 2006. Nellatto si legge che non si sono riscontrate lesioni o imperfezioni nelle opere costruite, che gli impianti sono stati realizzati secondo contratto e con materiali idoneì, che i lavori sono stati eseguiti a regola darte, con buoni materiali e idonei magisteri».
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