Toto-sindaco, nel centrosinistra spunta un candidato azzurro

Croce: «Sono in lista senza saperlo, ma mi votano» Il consigliere di Pregnana batte Strada, Vitale e Majorino

Gianandrea Zagato

Alla Festa dell’Unità non lo conosce nessuno. Quelli della nomenklatura cittadina e provinciale Ds ignorano chi sia Lorenzo Croce e pure una telefonatina in via Fortezza, sede della federazione, non dà risposta. Lo stesso accade al civico 22 di piazza Luigi di Savoia: di lui non c’è traccia sulle agende di quelli della Margherita.
Stranezza, anche perché Croce è candidato sindaco del centrosinistra: giorno dopo giorno sta scalando le primarie on line dell’Unione. Fa a fettine i suoi competitor, quelli del calibro di Gino Strada, Marco Vitale e Pierfrancesco Majorino. Incassa consensi su consensi. Davvero impressionante per uno che non frequenta il giro che conta degli amici meneghini di Piero Fassino e di Romano Prodi. Mistero anche per lui che da tre settimane è uno degli ottantanove aspiranti inquilini di Palazzo Marino, «davvero non capisco come sia possibile che io raccolga così tanti voti». racconta con stupore. Strano, davvero strano: quasi quasi gli dà fastidio incassare il godimento del popolo della sinistra. Spiega che diventa però comprensibile solo quando completa il virgolettato, «io sono consigliere comunale di Forza Italia». Sorriso sulle labbra.
Da non crederci: sì, Lorenzo Croce è consigliere comunale azzurro nel milanese, a Pregnana, ed è pure dell’ufficio regionale enti locali del movimento. Impegno politico alla luce del sole, con tanto di ritagli stampa esibiti quale prova inequivocabile. E non è un caso di omonimia: escluso perché l’indicazione posta al fianco del «mio nome toglie ogni dubbio». Già, di «presidente nazionale dell’associazione italiana difesa animali e ambiente» c’è solo Lorenzo Croce da Pregnana Milanese, che si ritrova sul luogo decisivo - www.cambiamilano.org - per scegliere lo sfidante del centrosinistra. E che Croce piaccia al popolo dell’Unione lo conferma anche l’ideatore del giochino, Alberto Biraghi: «Quelli che sono rimasti sono tutti candidati verificati. Abbiamo cioè escluso escluso tutti nomi e cognomi improponibili politicamente ai milanesi. Come? Controllando il loro curriculum sui motori di ricerca ovvero chi si trova nella lista può quindi aspirare a diventare primo cittadino di Milano».
Fantapolitica per Croce che - senza finire nel tritacarne mediatico del centrosinistra né aspettando la fine della melina sul candidato - non ci pensa proprio a sfidare il ministro Letizia Moratti, «tanto quelli dell’Unione sono davvero conciati male». Sintesi condivisa dall’ideatore del sito, «da cittadino, da uomo di sinistra so benissimo che un’amministrazione di centrosinistra non farebbe di più di quella uscente».

Testimonianza di quel malessere della sinistra meneghina intruppata nella caccia al toto-sindaco per non svegliarsi da quel sogno che insegue da troppo tempo, quello di dare l’assalto a Palazzo Marino per conquistare poi l’Italia. Sogni di chi gioca alle primarie pur di non affrontare la realtà.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica