Stefania Scarpa
Sono almeno trenta milioni le donne e i minori venduti al mercato del sesso nel mondo dagli anni Settanta a oggi. Un dato inquietante, soprattutto se si pensa che ogni anno sono milioni le persone a cui vengono fatte varcare le frontiere dei Paesi meno sviluppati per entrare a far parte come merce di scambio e di sfruttamento del business della prostituzione e della violenza. Tanto che secondo quanto appurato dalle fonti investigative delle polizie internazionali, la tratta degli esseri umani a scopo sessuale è diventata, di fatto, la terza fonte di guadagno del crimine organizzato a livello mondiale. E a detenerne il monopolio, in Europa, sarebbe specialmente la mafia dellEst, con un utile netto annuale calcolato in svariati milioni di euro. LItalia, poi, insieme con Olanda, Germania e Grecia sarebbe uno dei maggiori terminali dello squallido traffico di minori e adolescenti provenienti dallEuropa orientale, soprattutto ragazzine da sbattere sui marciapiedi di mezzo Stivale.
Sono i dati emersi nel corso del convegno sul tema «La violenza sessuale nei confronti dei minori, il turismo sessuale e la pedopornografia» organizzato a Roma dal Consiglio forense. Lo spunto allincontro è stato dato dal libro «La vendita di bambini, la prostituzione e la pornografia minorile» nel quale gli avvocati Luigi Greco e Daria Grimani, dopo due anni di lavoro, si sono soffermati sui temi con una trattazione giuridica di quanto accade in ben 135 Stati. «Sono impressionato - ha commentato Alessandro Cassiani, presidente dellOrdine del Consiglio forense - da questo quadro allarmante. Migliaia di donne vengono nel nostro Paese e partoriscono bambini il cui destino è quello di essere compravenduti. Sono stabilite anche le tariffe: 5-6 mila euro per le femmine e 15-16 mila euro per i maschi». Il pediatra della polizia e componente del comitato tecnico dellOsservatorio sulla pedofilia della presidenza del Consiglio dei ministri Cinzia Grassi, ha quindi illustrato il disegno di legge in materia di sfruttamento sessuale dei bambini attualmente in discussione al Senato. «Il provvedimento - dice - dimostra come la lotta agli abusi sui minori sia diventata sempre più in questi ultimi anni un obiettivo prioritario delle istituzioni.
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