La somiglianza con il «lìder maximo» nei fotogrammi in bianco e nero delle telecamere di sorveglianza è notevole. Così, affibbiare il soprannome di Fidel Castro a Ivan Puppo, pregiudicato di 38 anni, è stato un attimo. Luomo però aveva ben altri obiettivi. Addirittura mentre era ricercato, visto che se lera data a gambe dalla comunità terapeutica dellastigiano dove gli era stato concesso di stare agli arresti domiciliari, si è rimesso a rapinare banche. Luomo è infatti il rapinatore che ha messo a segno almeno sei colpi consecutivi ai danni di altrettante agenzie. Ma è stata labitudine al travestimento a tradirlo: gli investigatori se lo sono ricordato visto che era stato già arrestato per reati simili in precedenza. Mascherato da Fidel, con una barba posticcia tanto finta da balzare subito agli occhi, arrivava allistituto di credito a bordo di uno scooter che lasciava parcheggiato nelle vicinanze.
Entrava e con apparente calma si avvicinava a un cassiere e mostrava un taglierino. Quindi si faceva consegnare lincasso, dandosi rapidamente alla fuga senza «intoppi». Ieri è stato arrestato. In particolare vari video registrati dai sistemi di controllo a circuito chiuso delle banche hanno consentito lindividuazione del bandito e lincriminazione per sei colpi, tra tentati e riusciti.
Puppo nel 2007 era stato arrestato dopo una serie di rapine in cui era stato immortalato dalle telecamere a circuito chiuso travestito sempre da Fidel Castro.
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