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Tre fratelli, una bottega e una fotocamera

La storia dei Fratelli Alinari incomincia nel 1852 quando Leopoldo Alinari, con l’aiuto finanziario del calcografo Giuseppe Bardi, apre a Firenze in via Cornina (oggi via del Trebbio) un piccolo laboratorio fotografico specializzato nel ritratto, nelle vedute di opere d’arte e nei monumenti storici. Il 1854 è invece l’anno di fondazione della società che prende il nome Fratelli Alinari e della quale fanno parte anche i due fratelli di Leopoldo, Giuseppe, con mansioni fotografiche e Romualdo con compiti amministrativi. Il 1855 è l’anno dell’affermazione internazionale degli Alinari con la prima presentazione ufficiale all’Expo di Parigi. Negli anni Trenta del Novecento, la ditta Alinari si trova in difficoltà e viene salvata dall’intervento del banchiere Raffaele Mattioli e del senatore Vittorio Cini.

Dopo la morte di Cini, nel 1977 la società ha un nuovo momento di crisi superato grazie a Claudio de Polo, appassionato bibliofilo, che la rileva e ne assume la presidenza, avviando la valorizzazione degli archivi e nuove acquisizioni.

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