«Poteva essere una strage». «Abbiamo rischiato unaltra Viareggio» dicono i residenti davanti al treno precipitato nel loro giardino. Chi è affacciato alla finestra, chi in balcone con pigiama e pantofole, chi stava guardando la televisione, chi dormiva. Tutti guardano in giù con lo sguardo tra lincredulo e lo sconvolto: ci sono due vagoni capovolti nel giardino condominiale. «Ci poteva entrare in casa», dice un giovane sui 30 anni. «Fosse stato un treno merci sarebbe stata una tragedia» fanno eco altri. A pochi metri dal condominio di sei e più piani in via Popoli Uniti 8, infatti, passa la ferrovia sopraelevata, che scavalca viale Monza.
Ore 22.20, via Popoli Uniti: allimprovviso un boato scuote il palazzo, luce, rumore, lo stridore dei freni sui binari, un secondo boato, acre puzza di bruciato. Due vagoni di un treno precipitano giù dalla scarpata e si rovesciano nel giardino del palazzo. O meglio, nello spazio vuoto, delimitato da una sottile rete metallica tra il ponte della ferrovia e il prato del condominio. Precipitando spezzano qualche ramo degli alberi al confine del parco e il muro di cinta. Per fortuna il dislivello è di qualche metro.
La motrice di un treno passeggeri vuoto sta facendo manovra in un binario morto in uscita dalla stazione Centrale, allo svincolo di viale Monza, in direzione del deposito, verso Lambrate. Sarebbe stato ricoverato fino a questa mattina, quando era prevista una nuova partenza. Abbatte il blocco di cemento che chiude il tratto, scivola sui binari con cinque vagoni, trascinando con sé nel vuoto due carrozze. Il macchinista, estratto dalla lamiere contorte nel giro di pochi minuti, se lè cavata con qualche contusione e un forte choc. A pochi minuti dallincidente un secondo treno pieno di passeggeri sta arrivando nellaltra direzione, scatta lallarme e riesce per miracolo a frenare e a evitare il secondo incidente.
Polizia, carabinieri, vigili, e soccorsi arrivano in via Popoli Uniti nel giro di pochi minuti, grazie alle chiamate tempestive dei residenti. Secondo la ricostruzione delle Ferrovie dello Stato, il treno durante la manovra avrebbe ignorato il semaforo rosso.
Certo cè da dire che la ferrovia scorre a pochi metri dalle case, tra i civici 90 e 101 di viale Monza. «Poteva essere come a Viareggio, per fortuna a questora i treni passeggeri sono quasi tutti vuoti, ma se fosse stato un treno merci, a questa distanza dalle case sarebbe stata una vera e propria tragedia», dice linquilino del primo piano. «Adesso il Comune ci metterà finalmente le barriere».
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