Trenta milioni alla ricerca «Altro che i tagli di Prodi...»

Dalla Regione nuovi fondi per finanziare progetti e corsi all’estero di studenti universitari e ricercatori. Formigoni: «Lo Stato faccia altrettanto»

Sabrina Cottone

Trenta milioni di euro per la ricerca stanziati nel progetto «Ingenio», grazie al quale i fondi arrivano direttamente ai singoli, studenti e studiosi, laureandi, laureati, ricercatori. I temi scelti dalla Regione sono il trasferimento di tecnologia, la formazione a distanza e la pari opportunità nel settore dell’innovazione. È sufficiente avere un progetto nelle aree segnalate dalla Regione e presentarlo. Si tratta di un bando aperto, in cui i finanziamenti (borse di studio, ma anche agevolazioni, corsi di specializzazione, consulenze, servizi) saranno concessi ogni due mesi, man mano che le richieste arriveranno e saranno valutate da una commissione di esperti.
«È un’iniziativa chiara, uno sforzo ulteriore della Regione a favore dell’innovazione, dei singoli ricercatori e dell’Università nel suo complesso» spiega il presidente, Roberto Formigoni. Il parallelo con i tagli previsti dalla Finanziaria è inevitabile: «Ci sarebbe bisogno che da parte dello Stato ci fosse un impegno altrettanto forte. Invece lo Stato taglia sulla ricerca ed è come tagliare sulla carne viva, incidere un muscolo necessario per la crescita del Paese».
Formigoni ha portato cifre a sostegno delle sue dichiarazioni. La Lombardia investe in ricerca e innovazione l’1,4 per cento del suo Pil (di cui il 66 per cento è di apporto privato), quasi il 40 per cento in più rispetto all’1 per cento nazionale. Inoltre il 18 per cento degli addetti italiani nel settore si trova proprio in Lombardia. Un trend in crescita, spiega il governatore: «Negli ultimi anni è cresciuto anche l’impegno in termini di risorse economiche destinate alla ricerca. Nel periodo 2002-2003 la Regione ha speso 625 milioni di euro, con una media annua di 156 milioni; per il periodo 2004-2006 ha programmato 688 milioni di euro, per una media annua di 229 milioni».
L’ultima tappa è il progetto presentato ieri all’Università Statale, che mette a disposizione 30 milioni di euro, fondi regionali ai quali si è aggiunto il contributo del ministero del Lavoro e dell'Unione europea. Il fondo si chiama «Ingenio» ed è uno strumento finanziario messo a punto da Finlombarda per raggiungere gli studenti delle università lombarde. «L’obiettivo è uscire dal palazzo e rendersi disponibili lì dove le persone vivono e lavorano. Mettiamo in rete l’università, i centri di ricerca e i singoli studiosi, perché la ricerca e l'innovazione sono il fattore principale di crescita e di sviluppo di una regione moderna come la nostra» ha detto Formigoni agli studenti.
Infopoint Ingenio saranno collocati in tutti gli atenei della Lombardia. Una caratteristica peculiare del progetto è di essere per così dire libero. Spiega ancora Formigoni: «Ingenio offre un programma articolato di agevolazioni e servizi che l’individuo può combinare creando un proprio percorso verso la ricerca e l’impresa».

Le borse di studio verranno assegnate per progetti di ricerca ma anche imprenditoriali da svolgersi in collegamento con l'università; per corsi di approfondimento; per servizi specialistici di consulenza e per dare la possibilità agli studenti di fare corsi di formazione all’estero.

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