Troppa intolleranza nei versetti del Corano
5 Agosto 2005 - 00:00Discutendo con amici «buonisti» a proposito di integrazione degli islamici, mi sono permesso di negarla, ritenendola, per loro, oggettivamente rischiosa.
Stiamo ai fatti. Un cristiano vuole farsi ebreo? È possibile: con lambiente, nessun problema. Un cristiano vuole convertirsi allIslam? Lo fa: dallambiente magari adesso qualche occhiata di traverso, non un decennio fa. Un islamico vuole farsi cristiano? Non dico ebreo perché anche lumorismo ha un limite. In tal caso labiura è un suicidio: qualunque bravo islamico, se non ricordo male, è tenuto ad uccidere lapostata. Se sbaglio, mi corregga. Controprova, per quello che può valere: quanti italiani battezzati si sono in questi anni convertiti allIslam? Quanti islamici hanno fatto il percorso inverso? Se il ragionamento fila - decida lei -, bisogna che certe verità, per quanto politicamente scorrette, vengano divulgate. Temo che il buonismo si nutra spesso di ignoranza. È da buon cristiano porgere laltra guancia. Ma alla terza sberla io, che magari non sono un buon cristiano, cosaltro fare me lo devo pur chiedere. Grazie.
Quello che lei scrive, caro Passeri, rispecchia la realtà, ma credo che nemmeno i buonisti, ovviamente a parte qualche fesso - e ce ne sono a bizzeffe fra i buonisti, vuole i nomi? - ritengano la conversione un gesto basilare della volontà di integrarsi. Resta il fatto che per cento cristiani che abbracciano lIslam, solo un islamico, forse, abbraccia il cristianesimo. Perché nellIslam labiura è considerata non tanto un peccato, ma un crimine. Punito con la morte. Ovviamente entrambe le fedi caldeggiano la conversione dei relativi infedeli, ma lIslam più che di conversione parla di «conquista». Le riassumo qui tre versetti della IX Sura del Corano, quella titolata At-Tawba (la Disapprovazione): «Allah svergogna i miscredenti (
). Annuncia a coloro che non credono un doloroso castigo. Quando siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati (
). Se poi si pentono, eseguono lorazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso». «LIslam deve distruggere gli Stati e i governi del mondo intero che si oppongono allideologia e alla dottrina dellIslam» predicava il defunto Abu al-Ala al-Maududi, autore di «al-Jihad fi al-Islam», ovvero «Il combattimento per la causa dellIslam», libro che fu e seguita a essere un best seller (insistere nel sostenere che il fondamentalismo e il terrorismo jihadista siano conseguenze della guerra in Irak o del problema palestinese è una cretinata, una delle tante, della sinistra: lIslam è di per se stesso fondamentalista e a raccomandarne la radicale pratica furono dapprima Hassan al-Banna, colui che nel 1928 diede vita in Egitto alla masnada dei «Fratelli musulmani» e, appunto, di Abu al-Ala al-Maududi, fondatore nel 1941 della Jamaat-e-Islami, l«Associazione islamica»). Per venire ai giorni nostri, vale la pena di segnalare questa pacifica, tollerante, dialogante dichiarazione dellimam Omar bin Barqui, cittadino inglese: «Rimodelleremo la Gran Bretagna a immagine dellIslam. Sostituiremo la Bibbia con il Corano». Sbaglierò, ma non mi sembra siano espressioni favorevoli allintegrazione, alla volontà di dare origine alla benedetta società multietnica e multireligiosa. Ma piuttosto un deciso, spavaldo no alla assimilazione. Di questo dobbiamo tener conto, non della favola dellIslam moderato, che sarebbe tale solo perché non mette bombe nelle metropolitane. LIslam moderato, nel senso di un Islam disponibile al così detto dialogo, non esiste.
Paolo Granzotto
Ps: nel caso quella sura non fosse stata ben compresa, ve la ripropongo: «Annuncia a coloro che non credono un doloroso castigo. Quando siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati (
). Se poi si pentono, eseguono lorazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada.
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