Sette anni di tempo per raddoppiare la lunghezza e il numero di linee della metropolitana milanese. Con una in particolare, la 6, che sarà realizzata utilizzando i fondi della società «Expo 2015». Sono gli obiettivi annunciati dall’assessore comunale alla Mobilità e ambiente, Edoardo Croci, nel corso del convegno di Aci sul tema «Infrastrutture e mobilità in Lombardia. Ma quanto resta da fare!». «Entro il 2015 saranno completate la metropolitana 5, in fase di realizzazione, la 4, di cui è pronto il progetto definitivo, e la 6, ancora in programmazione - ha osservato Croci -. In totale il sistema delle metropolitane milanesi passerà dagli attuali 74,6 chilometri a 142. Entro pochi mesi partiranno i lavori per la metrò 4, mentre quelli della 5 sono già iniziati nel 2007». E a proposito di comunicazioni si parla già di 15 stazioni della Mm1 comperta dalla rete cellulari; ed entro l’anno verrà collegata anche la linea «due», tra Udine e Abbiategrasso. Di particolare interesse è soprattutto il modo con cui saranno trovati i fondi per la linea 6, che collegherà direttamente le fermate della linea 1 di Bisceglie e Cadorna, per poi proseguire fino a Castelbarco passando per Missori. «A incaricarsi di realizzarla sarà la società Expo 2015», ha rivelato Croci. Non dunque il Comune in prima persona o una sua municipalizzata, ma una fondazione che darà vita a una Spa in grado di muoversi senza i vincoli normativi che rischierebbero di rallentare le società comunali. Anche se il sindaco Letizia Moratti, in quanto commissario straordinario per l'Expo, potrà intervenire sulla realizzazione dei lavori, velocizzandoli ulteriormente. Non a caso Croci ha commentato che «sarà proprio l'esposizione universale la leva che ci permetterà di raddoppiare le metropolitane. Sarà dunque la scadenza del 2015 che ci costringerà a completare le grandi opere, troppo spesso rallentate da un insieme di cause che vanno dalla difficoltà a ottenere il consenso dei residenti, ai lacci e laccioli della burocrazia, al problema dei finanziamenti». Anche se, come ha subito precisato l'assessore, «il dossier Expo indica anche delle priorità, in quanto i fondi per la manifestazione e le opere connesse saranno pari a 10,5 miliardi di euro. E dunque richiedono di essere focalizzati su quelli che sono gli interventi più importanti». Nel corso dell'incontro è stato anche illustrato uno studio sulle infrastrutture lombarde promosso dal comitato regionale di Aci e realizzato dal centro studi Pim. A presentarlo Gian Paolo Corda, componente della commissione Traffico e trasporti Aci. «In occasione dell'Expo - ha osservato - sono attesi 39 milioni di visitatori, 160mila in media ogni giorno e 250mila la domenica e i festivi.
Occorrerà realizzare al più presto la stazione di Rho-Pero collegata con il passante ferroviario, per drenare sulle rotaie il 30% dell'afflusso previsto. Trovando una soluzione alternativa per le autostrade milanesi, dove transitano 300mila veicoli al giorno»."Troppi tagli", il Comune lancia l’allarme Il governo salva la Regione dal ticket
Il vice sindaco commenta la manovra: "Senza Ici ora il problema è serio. Dobbiamo far pagare più cari i servizi?"
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