Roma - Come si fa ad aumentare la tiratura di un giornale? Semplicissimo, ci si compra le copie da soli. Anzi, meglio, le si fa comprare a un soggetto diverso, tipo la Margherita, che possiede il quotidiano Europa ma ha un bilancio separato. E così,ecco l’altra trovata dell’inesauribile Luigi Lusi, ex tesoriere della Margherita ora reprobo del Pd (espulso dal partito, ma ancora senatore).
Il quotidiano Europa vende un po’ di copie, non tantissime (1.000-1.500 circa) e in base a ciò, essendo organo della Margherita, prende un bel finanziamento pubblico, 3.527.208 euro nell’ultimo anno. Ma un po’ di quelle copie non le vende a lettori qualsiasi, le vende proprio alla Margherita, di cui è organo politico (e proprio per questo ha i soldi pubblici). Nei libri contabili del partito-fantasma di Rutelli e Lusi è spiegato meglio.
La Margherita partecipa a due società editoriali, Edizioni Dlm Srl (amministrata dallo stesso Lusi), con capitale interamente detenuto dal partito, ed Edizioni Dlm Europa Srl, proprietaria appunto del quotidiano Europa . Ebbene, nei documenti relativi al 2009 si evidenzia un debito di euro 17.950,00 verso Edizioni Dlm Europa Srl per «fornitura di copie del quotidiano ». Detto altrimenti, il partito possiede il quotidiano Europa , che gode ogni anno di un contributo pubblico, ma lo stesso partito è a sua volta «cliente» della sua partecipata, in qualità di acquirente di copie del giornale. Nel 2010 è successo lo stesso, Lusi ha comprato le copie del «suo» stesso giornale, per un importo di 12.900 euro.
Quindi ricapitolando: la Margherita, che come partito-zombie ha preso 60 milioni di euro di rimborso elettorale da quando non c’è più, finanzia indirettamente un giornale che a sua volta è finanziato dallo Stato (3,5 milioni di euro l’anno) come organo di quello stesso partito. Un cane che si morde la coda... Ma queste sono bazzecole rispetto ai magheggi scoperti da Bankitalia e dopo, solo dopo, da Rutelli e tutti gli altri, compresi i revisori che però non avevano visto. La società di revisione incaricata dal partito ha già scoperto altri buchi, 618mila euro sottratti nel 2007, quando la Margherita esisteva ancora. Rutelli, che ha fatto una conferenza stampa per raccontare quel che può, ha consegnato i libri contabili ai procuratori del Tribunale di Roma, cioè tutti gli estratti conto della Margherita, dai quali si potrà capire la destinazione vera di quei bonifici.
Il presidente della Margherita (che nel frattempo è diventato leader di un altro partito,l’Api)ha chiesto però che sia mantenuta la «privacy» sui movimenti bancari del partito, «una richiesta inquietante» commentano due senatori del Pd, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. Anche Rutelli però si difende e attacca gli ex alleati: «Ci sono tanti partiti che hanno un sacco di soldi pur non essendo più in attività. Perché non chiedete ai Ds perché non si vendono le migliaia di immobili che hanno? Se tutta questa clandestinità che ora avvolge la Margherita l’applicaste anche ad altri partiti, direste “caspita, chi lo avrebbe mai detto”. Io ho fatto il presidente della Margherita senza prendere un centesimo di retribuzione. Non ho nessun elemento per dire che qualcun altro fosse coinvolto. Lusi aveva dei complici? Lo deve accertare la magistratura ».
Che avrà modo di chiedere spiegazioni sui documenti
contabili della Margherita, dove si legge del «sostegno al Pd, iniziato nel 2008 e proseguito anche nel 2010, alle campagne elettorali per le elezioni amministrative » degli ultimi anni. Sostegno economico? A chi del Pd?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.