Truffe agli anziani: «Non aprite quella porta»

Parola d’ordine diffidenza al limite, e oltre, della maleducazione. E poi chiamare le forze dell’ordine, sempre e al minimo sospetto. Perché la repressione è difficile, e quasi mai ripara il danno, dunque meglio prevenire. Con questi pochi e chiari messaggi il vicesindaco De Corato, i pm Nobili e Brera e il capo dei ghisa Bezzon hanno cercato di catechizzare sul pericolo truffe un gruppo di anziani riuniti nella parrocchia Santi Patroni d’Italia a Lorenteggio.
Una piaga che qualche anno fa sembrava inarrestabile. I colpi fioccavano al ritmo di due o tre al giorno. Qualche anziano c’è morto di crepacuore, vedendo sparire i ricordi più cari, uno si è persino suicidato. Poi una continua opera di sensibilizzazione da parte di polizia e carabinieri ha consentito di ridurre i colpi e aumentare le denunce. Arrivando qualche volta a individuare e condannare i colpevoli. Anche il Comune è in prima linea, in particolare l’assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato che ha organizzato incontri settimanali nelle parrocchie, coadiuvato dai pm Alberto Nobili e Roberta Brera e dal capo dei vigili urbani Emiliano Bezzon. Uno schieramento di prim’ordine per far capire quanto il problema stia a cuore alle istituzioni.
Ieri dunque l’appuntamento ai Santi Patroni con i relatori impegnati a spiegare le regole auree per evitare le truffe. «Mai aprire agli sconosciuti - ha esordito De Corato - anche se vi chiedono un bicchiere d’acqua per assumere un farmaco salvavita. Meglio maleducati che derubati. E nel dubbio chiamate le forze dell’ordine. Non temete di disturbare. Se invece vi fermano per la strada, tirate dritto».
A turno Nobili, Brera e Bezzon hanno ricordato i vari espedienti partendo proprio dall’inizio della truffa. «Se vi telefonano per chiedere le vostre abitudini - ha spiegato Bezzon - ai fini di una “ricerca di mercato” agganciate. Potrebbe essere un trucco per estorcere dati da usare nel raggiro». Poi le tecniche dei finti poliziotti, carabinieri, dipendenti di Comune o Asl, tecnici di luce, acqua, gas. «Ricordatevi che ogni visita di questi operatori, viene sempre annunciata con lettere o cartelli affissi alle porte del condominio» ha puntualizzato Mobili. Mentre Roberta Brera ha raccomandato di far attenzione «Agli “amici dei figli” incaricati di riscuotere dei soldi. Non date nulla. Oppure agli “infermieri” dell’ospedale dove siete stati ricoverati (particolare appunto estorto attraverso la finta “ricerca di mercato”) che vi chiedono se potete conservare i loro gioielli perché ha i muratori in casa: non fateli salire, allontanateli anche bruscamente se serve».


Alla fine della conferenza a tutti viene consegnato un pacco di pieghevoli (con la raccomandazione di darlo anche agli amici) dove vengono riassunti i comportamenti da tenere e le tecniche di raggiro più frequenti, ma soprattutto i numeri delle forze dell’ordine, primi tra tutti 113 e 112, con la raccomandazione più volte ripetuta: «Chiamate al minimo sospetto».

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