Turchia Scarpe anti-Bush a ruba ordini record per il produttore

Ha un significato particolare per Ramazan Baydan, il curioso incidente avvenuto la settimana scorsa a Bagdad, dove un giornalista ha lanciato entrambe le scarpe al presidente americano George W. Bush in segno di disprezzo. Baydan, un produttore di scarpe di Istanbul, quelle scarpe le ha disegnate personalmente, dieci anni fa, e la sua azienda continua a produrle da allora. «Non potevo non accorgermi che sono le mie scarpe», ha detto al New York Times. La rivendicazione di paternità è difficile da dimostrare (altri produttori, dal Libano, dalla Cina e dall’Irak hanno avanzato la stessa pretesa e le scarpe incriminate non esistono più, distrutte per condurre test sulla presenza di esplosivi) ma la notizia che le scarpe scagliate a Bush siano per davvero «Ducati modello 271» ha cominciato a diffondersi e gli ordinativi fioccano. Giovedì scorso è iniziato un nuovo ciclo di produzione da 15.000 paia e un distributore britannico ha proposto al calzaturificio di Baydan di commercializzare i suoi modelli in Europa, con un primo ordinativo di 95.000 paia. Un altro ordine da 18.000 paia è arrivato invece dagli Stati Uniti. In Iraq le scarpe turche sono contese da quattro distributori: lo scorso anno ne sono state vendute circa 19.000 paia a 40 dollari.

Cavalcando l’onda dell’entusiasmo per la provocazione del giornalista Muntader al-Zaidi, salutato come una ribellione all’invasione americana in Irak, Baydan si prepara a lanciare una campagna pubblicitaria con migliaia di manifesti in turco, inglese e arabo: «Addio Bush - vi si legge - benvenuta democrazia».

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