Tutti contro l’Anas: sul Gra non possono chiudere i cantieri per la terza corsia

«L’ipotesi del blocco dei cantieri del Grande Raccordo Anulare è una boutade inaccettabile». È il secco commento di Luca Malcotti, il segretario della Ugl di Roma e del Lazio, il quale aggiunge: «Chiediamo l’intervento immediato del ministro delle Infrastrutture perché scongiuri questa autentica sciocchezza. In caso contrario, siamo pronti alla mobilitazione regionale». «La situazione è seria e grave e merita l’intervento immediato del governo». La pensa così anche il presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra che, in merito alla decisione presa dal consiglio d’amministrazione dell’Anas che ha dato mandato al presidente, Vincenzo Pozzi, di sospendere tutti i cantieri della società e tra questi il completamento della terza corsia del Grande Raccordo Anulare, non usa mezzi termini: «Oggi - dice - rischiamo di non vedere terminato il cantiere della terza corsia del Grande Raccordo Anulare, con grave danno per la mobilità e la sicurezza delle persone che operano e vivono nell’area romana e nel Centro Italia. Bisogna trovare una soluzione istituendo da subito una Commissione di Indagine, che accerti gli errori e gli sprechi di cui non possono pagare le conseguenze i circa sei milioni di cittadini. Chi ha sbagliato deve pagare». Incalza il sindaco di Roma Walter Veltroni: «Consideriamo gravissima la decisione del cda Anas che ha deliberato la chiusura, entro l’estate, di tutti i cantieri in corso.

Ci stiamo facendo carico di un grande sforzo finanziario e progettuale per migliorare la viabilità cittadina e la decisione dell’Anas di interrompere i cantieri di completamento della terza Corsia del Grande Raccordo Anulare sarebbe un danno molto rilevante per la Capitale. Si tratta, peraltro, di lavori che coinvolgono diversi svincoli interni al tracciato cittadino e questo accentua il danno allo sviluppo della viabilità romana».

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