Lirrefrenabile richiamo del vessillo, lordine sparso piuttosto che la mobilitazione ordinata e bipartisan in fondo se laspettavano tutti. E così alla fine è stato. Con una staffetta romana e milanese (prima il Pdl, poi il Pd infine la Destra di Storace) neanche troppo rigorosa. Un sottile gioco a incastro, tutti uniti ma divisi, per fortuna senza pericolose conseguenze. Cè da dire, però, che stavolta contava soprattutto raccogliere lappello di Daniela Santanchè a scendere in piazza numerosi contro la mancata estradizione di Cesare Battisti. Missione compiuta. E prossimamente a Bruxelles Silvio Berlusconi e Alberto Torregiani - il figlio del gioielliere ucciso dallex terrorista dei proletari armati per il comunismo - spiegheranno insieme i fatti allEuropa».
La giornata di mobilitazione tra Roma, Milano, Torino, Napoli e Bari ha il clou nella capitale sotto la sede dellambasciata brasiliana a piazza Navona dove alle 16, in mezzo al disordine delle bancarelle, risuonano incredibili cori da stadio per un idolo a tempo determinato come il leghista Mario Borghezio. Che, sorpreso da tanto affetto, attacca i francesi: «Nel caso Battisti il ruolo della Francia è stato deprecabile, come quello della signora Sarkozy e di altri che hanno protetto questi personaggi e dando vita allultimo atto della nefasta dottrina Mitterand».
Passa il tempo, la gente urla «Vergogna», sale la tensione. Gli slogan contro una «giustizia calpestata», «Lula traditore» e quelli (femminili) contro «Carlà Bruni che difende un terrorista» si moltiplicano mentre si sovrappongono gli arrivi di diversa estrazione politica e si registra qualche inevitabile bisticcio. La più attesa è la Santanchè, promotrice delliniziativa, che attacca Battisti: «Non è un grande uomo, non è un intellettuale, è solo un criminale impenitente che si è messo il vestito ideologico di unappartenenza politica per diventare chic». Quanto a lady Sarkozy, «se fosse confermato che si è prodigata perché non fosse concessa lestradizione si dovrebbe vergognare». Arriva anche un dispiaciuto ministro della Gioventù, Giorgia Meloni: «Mi spiace che Idv e Pd si siano divisi su unoffesa allItalia». In serata giungeranno poi Gasparri e Buonasorte (La Destra).
Assembramento replicato a Milano. Dove alle 11 la Lega Nord apre il presidio (che si concluderà alle 19 con i militanti del Pdl) davanti al consolato del Brasile in corso Europa. Mentre duecento militanti inneggiano al boicottaggio dei prodotti brasiliani spuntano bandiere con il Sole delle Alpi e quelle dei giovani padani. I sostenitori del Carroccio al grido di «Lula boia» e «Vergogna, vergogna» presentano anche striscioni in portoghese («Lula, o assassino e oseu cumplice»). In serata il premier - che in precedenza aveva incontrato Torregiani esprimendogli la solidarietà sua e del governo - chiarisce che la richiesta di estradizione dellex terrorista dei Pac non è un fatto di vendetta. «Vogliamo si affermi - dice - la giustizia che ogni volta che è lesa riguarda tutti». Quanto a Battisti «è un criminale rivestito di ideologia politica, un uomo che operava nella maniera terribile che tutti ora sono venuti a conoscere. Se necessario useremo il pugno duro».
Un caso intricato. La Farnesina non ha escluso uniniziativa europea promossa dallItalia.
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