Tv, il lavoro priorità degli italiani, ma nei tg domina la cronaca nera

L'economia è la priorità degli italiani, ma nei tg è la cronaca nera a farla da padrone, più che nel resto d'Europa. Così il rapporto 2010 dell'Osservatorio europeo sulla sicurezza, formato da Fondazione Unipolis, Demos&Pi, Osservatorio di Pavia e diretto da Ilvo Diamanti

Economia e lavoro sono le priorità per gli italiani, ma nei telegiornali sono le notizie di cronaca nera a farla da padrone, più che nel resto d'Europa. Così il rapporto 2010 dell'Osservatorio europeo sulla sicurezza, formato da Fondazione Unipolis, Demos&Pi, Osservatorio di Pavia e diretto da Ilvo Diamanti.
Secondo lo studio per sei italiani su dieci la sfera economica è in assoluto la più importante, ma la stragrande maggioranza dei tg dedica spazi assai limitati ai temi economici e del lavoro: il 6%. Spazi più ampi sono dedicati alla criminalità, pur non essendo tra le preoccupazioni principali degli italiani (solo il 5% degli intervistati la considera un'emergenza prioritaria). C'è dunque un divario, rilevano gli autori, tra l'immagine della realtà proposta dai tg e la percezione dei cittadini.
Un'anomalia tutta italiana, perché nel resto d'Europa, i problemi economici dominano l'agenda delle preoccupazioni sia fra i cittadini sia nell'informazione televisiva. Diamanti parla di «passione criminale» dei tg italiani, che emerge nettamente proprio nel confronto con i tg degli altri Paesi europei. Nel 2010 il Tg1 ha dedicato oltre mille notizie ai fatti criminali, il doppio rispetto al tg pubblico spagnolo, il triplo rispetto a quello inglese, quatto volte di più rispetto al tg francese e, infine, 18 volte il più rispetto al tg pubblico tedesco. I casi di Sarah Scazzi e Yara Gambirasio hanno accentuato la prevalenza della cronaca nera nei notiziari. Non solo, prosegue lo studioso: la criminalità in Italia è seguita in modo «seriale», «occupa, cioè, uno spazio ricorrente e ripetuto, ogni sera, è una sorta di rubrica, come lo sport, i fatti di costume oppure la politica».
A ciò peraltro, nota Diamanti, non corrisponde un successo in termini di audience: negli ultimi quattro mesi del 2010 Tg1 e Tg5, che hanno dedicato ampio spazio ai casi di cronaca nera, hanno perso qualche punto in termini di share (da 27,7 a 25,6 il primo, da 22,9 a 21,5 il secondo). Mentre sono cresciuti Tg3 e, soprattutto, il Tg de La7 (da 3,1 a 8,2), quelli che dedicano meno spazio alle vicende di criminalità. «Si direbbe dunque - osserva il sociologo - che sia possibile conquistare audience anche senza sfruttare questo filone, senza spingere sul pedale della paura». Nel secondo semestre del 2010 si è registrata un'impennata dei servizi di «nera»: ben 2.973 contro i 2.197 del primo semestre. Questa «bolla», secondo lo studio, è da attribuire quasi totalmente al caso Sarah Scazzi, che in quattro mesi ha collezionato ben 867 notizie a fronte di 720 edizioni di telegiornali.


A guidare la classifica delle notizie di criminalità tra i tg italiani negli ultimi quattro mesi del 2010 è Studio Aperto (su Italia 1) con 618 (di cui 287 dedicate al caso Scazzi), seguito dal Tg5 con 512), Tg1 (440), Tg4 e Tg2 (239), Tg La7 (154) e Tg3 (146).

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