"Atto della resistenza palestinese". Odifreddi choc sul 7 ottobre

Il matematico Piergiorgio Odifreddi torna al centro delle polemiche politiche giustificando l'atto terroristico di due anni fa nei confronti di Israele

"Atto della resistenza palestinese". Odifreddi choc sul 7 ottobre
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Il matematico Piergiorgio Odifreddi torna al centro delle polemiche politiche e non solo. Il motivo è presto detto: parlando del terribile atto terroristico del 7 ottobre di due anni fa nei confronti di Israele, lo studioso ha voluto nuovamente alzare il tono dello scontro. E, come se non bastasse, ha associato la drammatica data del 7 ottobre alla “giornata della resistenza palestinese”. Un commento fuori misura a margine di un intervento in collegamento con l’Aria che Tira, il programma di approfondimento politico condotto da David Parenzo su La7 ogni mattina dal lunedì al venerdì.

Interpellato sul 7 ottobre, il matematico non ha alcun tipo di dubbio e la spara grossa: “È la giornata della resistenza palestinese”. Una nuova, l’ennesima, provocazione verbale che questa volta colpisce Israele e l’attacco terroristico che ha subito appena due anni fa. Poi, a stretto giro, ha continuato nella similitudine: “Anche Nelson Mandela era stato accusato di terrorismo, ed è stato condannato all'ergastolo, ha fatto 27 anni ai lavori forzati. Perché lo si considerava un terrorista? Lui diceva perché siamo arrivati in Sudafrica alla lotta armata. Perché tutte le azioni pacifiche di resistenza civile non hanno mai portato dei frutti”.

A rimettere il dibattito sui binari della razionalità ci ha pensato il giornalista Augusto Minzolini che ha risposto per le rime: “Sono discorsi – spiega - che non stanno né in cielo né in terra. Questo sentimento c'è solo in una parte molto estrema della sinistra. La pace si fa a Sharm el-Sheikh, non in piazza, altrimenti facciamo folklore". Intanto, non è la prima volta che Odifreddi finisce al centro di una bufera mediatica.

Nell’ultima occasione aveva commentato con una frase spiacevole la morte di Charlie Kirk, l’attivista americano ucciso sul palco mentre parlava. “Sparare a Martin Luther King e sparare a un esponente Maga non è la stessa cosa”, aveva detto in merito all’assassinio del giovane conservatore.

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