Ucraina, rissa in Parlamento per la lingua

È rissa per la lingua (russa). È degenerata in uno scontro violento fra maggioranza e opposizione la discussione al parlamento ucraino di una legge (presentata dal partito del presidente Yanukovich) per rendere il russo la lingua ufficiale nelle 13 regioni in cui è più diffuso: in pratica, metà del Paese. Il risultato è che un deputato è finito in ospedale, mentre il presidente del parlamento Vladimir Litvin ha chiesto lo scioglimento della Camera e quindi nuove elezioni parlamentari anticipate. In un Paese dove, alla viglia degli Europei, la situazione politica è già tesissima, in particolare per il caso Tymoshenko che ha posto Kiev sotto i riflettori internazionali.
Del resto la lingua è un argomento che scalda decisamente gli animi e non è la prima volta che lo si sfrutta a fini politici o demagogici. Nelle regioni occidentali quasi tutti parlano ucraino, ma nelle zone orientali e meridionali (bacino di voti per Yanukovich) la lingua dominante è il russo.

Per impedire che la legge venisse votata una quarantina di deputati dell’opposizione ha occupato il parlamento agitando uno striscione con un drago a tre teste: quelle di Yanukovich, del premier e del ministro dell’Istruzione.

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