La riduzione del gas russo destinato allEuropa via Ucraina «mette in pericolo gli approvvigionamenti allEuropa»: respinge al mittente le accuse russe la compagnia del gas ucraina Naftogaz, puntando a sua volta il dito contro Mosca dopo lordine del premier russo Vladimir Putin di tagliare ulteriormente i volumi da inviare verso Ovest, per «scoraggiare i prelievi da parte ucraina».
«Natfogaz ha ricevuto da Gazprom un fax che annuncia la riduzione dei volumi di gas a 221,8 milioni di metri cubi al giorno - dichiara allagenzia Apcom il portavoce Valentin Zemljansky - e questo mette in pericolo gli approvvigionamenti allEuropa». Zemljansky non nega direttamente le sottrazioni di metano imputate da Gazprom. Ma ribadisce che, con gli attuali volumi inviati da Mosca, «lUcraina non riceve il gas tecnico necessario a far funzionare il sistema di trasmissione del metano verso lEuropa». In pratica, quello che Gazprom definisce gas «rubato» per Kiev è «gas necessario per fare arrivare il metano a destinazione». Quindi, decreta il portavoce, «tutti i reclami dovete presentarli a Gazprom».
Dopo la chiusura dei rubinetti russi, dal primo gennaio, tra Ucraina e Russia non vi sono negoziati in corso e Kiev resta senza un contratto per le forniture nel 2009.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.