Ugo Mursia, il suo appassionato biografo

Ugo Mursia amava due cose nella vita: i libri e il mare. La terza, Joseph Conrad, non era che la sintesi delle prime due. Ugo Mursia arrivava dal mare - era nato in Sicilia, a Carini, nel 1916 - e lo amava così tanto che quando un po’ per affetti un po’ per affari sbarcò a Milano, decise di portarselo dietro: la «Biblioteca del Mare» della sua casa editrice è oggi la più completa e prestigiosa collana di settore in Italia, e non solo: oltre 400 titoli fra romanzi, manuali, atlanti, saggi e via veleggiando. «Ho mandato più gente per mare io coi miei libri che Mussolini nel Ventennio con la sua cosiddetta politica marinara» raccontava. La Ugo Mursia Editore nasce nel 1955. Ed è subito avventura: comincia con Salgari (in edizione integrale), Verne (recuperando gli originali francesi), Kipling e soprattutto Conrad, il suo Conrad, del quale curò e in parte tradusse l’opera omnia, e di cui fu appassionato biografo. E a lui si deve la spedizione che ritrovò in Tasmania la prua dell’Otago, il brigantino di Conrad. «Reliquia» che poi donò al Museo della Scienza di Milano.

Carattere riservato, meticoloso, anti-mondano, Ugo Mursia aveva anche molto coraggio (tanti i saggi storici «scomodi» del suo catalogo) e parecchio fiuto: nel ’63 decise di pubblicare Centomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi, reduce di Russia e da diciassette rifiuti editoriali. Prima tiratura: 3mila copie. Oggi: tre milioni.

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