«Lasciatemi andare dal Signore», sono le ultime parole di Papa Wojtyla, ricordate in unintervista al Tg5 da monsignor Stanislao Dziwisz, che fu segretario particolare di Giovanni Paolo II e che oggi si insedia come vescovo a Cracovia. «Si sentiva tutto, si sentiva la piazza, si sentiva la preghiera, la presenza dei giovani, il Santo Padre sentiva, perché è stato cosciente fino alla fine, quasi fino alla fine, anche l'ultimo giorno». È il ricordo delle ultime ore di Giovanni Paolo II raccontato da chi si occupò di lui durante la lunga malattia, fino a tenergli la mano nel momento della morte.
Don Stanislao, 66 anni, per la prima volta ha raccontato vicende e dettagli di questa lunga, devota e silenziosa vicinanza. In particolare, Stanislao ripercorre i giorni del suo spegnersi, le sue ultime parole: «Totus tuus, ho sentito io personalmente - ha detto il prelato - e anche alla fine, forse nel pomeriggio una suora che era vicino a lui mi ha detto che disse: lasciatemi andare dal Signore».
Le dichiarazioni di ieri assumono particolare importanza non solo per la storia, ma per il processo di canonizzazione, in quanto monsignor Stanislao afferma a proposito di miracoli compiuti da Giovanni Paolo II: «Il Santo Padre non voleva sentire parlare di queste cose, diceva se per caso è avvenuto qualche miracolo, è di Dio, non mio». Alla domanda sui molti miracoli, dopo la morte di Giovanni Paolo II, don Stanislao ha risposto: «Ma erano tanti i miracoli avvenuti durante la sua vita». Li aveva segnati sul suo diario, il segretario? «No, perché si sapeva che queste grazie non servono per le cause di canonizzazione». Infine il segretario di Giovanni Paolo II ammette di aver avuto la consapevolezza di essere vicino a un Santo: «Io penso che tutti lo sapevano.
Da oggi invece inizierà la missione di don Stanislao in terra polacca, a Cracovia.
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