Tragedia sfiorata allUmberto I. Pannelli di cartongesso, tavelloni di laterizio e pezzi dintonaco piovono dal soffitto del Dea pediatrico, nella sala dattesa, a pochi passi dai reparti di degenza.
Eppure è ancora nellaria leco della promessa fatta dalla giunta Marrazzo riguardo al progetto di ristrutturazione del policlinico universitario. Però, mentre per dare il via ai grandi ammodernamenti si attendono i tempi tecnici per bandire le gare e affidare gli appalti, ci si lascia andare a lavori estemporanei che in fatto di sicurezza lasciano a desiderare. Già, perché quella tragedia sfiorata ieri, quando nella mattinata si sono staccati dal soffitto del Pronto soccorso pediatrico pezzi consistenti di rivestimento, mentre al piano superiore erano in corso lavori di ammodernamento del reparto di Clinica pediatrica, era stata annunciata e sottoscritta.
Il direttore generale Ubaldo Montaguti aveva ricevuto ampia testimonianza da parte del coordinatore alla sicurezza Ivano Simeoni sul fatto che «bisognava provvedere a evitare cadute improvvise di elementi strutturali del solaio verificandone la tenuta statica. Facciamo notare che - si legge nel documento datato 22 maggio 2007 - a fronte dellentità di lavori messi in atto appare singolare la superficialità con la quale lUfficio tecnico continui a operare senza raccordo col Servizio prevenzione e protezione». Nelle note di unaltra missiva (precedente alla prima e datata 16 maggio) si fa riferimento ad un fatto non dissimile a quello di ieri: «Nel reparto di degenza e osservazione breve, antistante la sala Rossa del Dea pediatrico è caduta dal soffitto una tavellina e si è schiantata sul pavimento mentre transitavano due operatori sanitari». Ma non finisce qui. Pure il delegato del Tribunale per i diritti del malato Antonio Sorrentino ha denunciato che «il 15 maggio si sono staccati dal controsoffitto altri 8 pannelli allAccettazione dove solitamente stazionano i familiari in attesa di visita». Mentre unulteriore segnalazione sulla necessità di fare una verifica statica del soffitto del Dea pediatrico era stata fatta pure dall'architetto Amedeo Schiattarella, responsabile del progetto. A questo punto, dopo che i vigili del fuoco hanno bloccato i lavori del cantiere e lautorità giudiziaria sta vagliando ogni ipotesi, compreso il sequestro, è inevitabile che sia aperta la caccia alle responsabilità tra la ditta che sta effettuando i lavori, la Corep Srl e lufficio tecnico del Policlinico. Ma sulle responsabilità chi non ha dubbi è il consigliere regionale di An, Francesco Lollobrigida, che punta lindice sul manager perché «nonostante sia stato più volte sollecitato a intervenire sulla questione si è sempre dimostrato disinteressato.
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