Unicredit offre agli investitori tedeschi e polacchi la possibilità di ricredersi sulleventuale adesione allaumento di capitale da quattro miliardi da poco concluso. A preoccupare la banca di Alessandro Profumo sono alcune sviste e mancanze nella traduzione in inglese del prospetto informativo destinato a Polonia e Germania. Spesso si tratta di peccati veniali, ma che stridono con limpronta «internazionale» di Unicredit costruita da Profumo e con la vita di un gruppo dove linglese è considerata la lingua «ufficiale», obbligatoria quando ci si interfaccia con la controllata tedesca Hvb o lest Europa.
Fatto sta che Piazza Cordusio ha deciso di offrire ai soci tedeschi e polacchi il diritto di annullare entro il 4 febbraio ladesione alla maxi-ricapitalizzazione. La possibilità non riguarda, però, quanti avessero acquisito senza esercitarli o venderli i diritti di opzione nel periodo di offerta. In Italia non ci sarà invece alcuna ripercussione perché, spiega la banca, il prospetto italiano «non contiene le imprecisioni rilevate nella traduzione» inglese. Il passo falso con lidioma della City dovrebbe comunque avere scarse ripercussioni sui risultati dellaumento sia perché in Piazza Affari le azioni Unicredit passano di mano a valori superiori rispetto a quelli previsti dallaumento (+1,86% a 2,05 euro la chiusura di ieri), sia per la scarsa operatività sul titolo dal mercato tedesco e polacco.
Frattanto Adiconsum è tornata a chiedere a Cnp Vita, joint venture tra Unicredit e il gruppo francese, il rispetto dellordinanza del Tribunale di Milano con il conseguente rimborso del 100% del capitale ai consumatori che avevano acquistato le polizze vita collegate ai titoli della banca Usa Lehman Brothers poi fallita.