Unipol-Fonsai, occhi puntati su Sator e Palladio

Doppio incognita sulle nozze Unipol-Fonsai. Questo pomeriggio è atteso il cda della holding Premafin, subito dopo la visita dei vertici all’Antitrust che ha sospeso l’iter di fusione. I legali sarebbero al lavoro per capire se lo stop impedisce di fatto anche la determinazione dei concambi da parte dei cda: l’obiettivo di Fonsai è indurre Unipol ad accettare una quota dell’aggregato vicina al 63-65% contro il 66,7% richiesto. L’ad di Mediobanca Alberto Nagel, grande regista dell’integrazione, ha già assicurato che il progetto prosegue, ma oggi a mezzanotte scade anche l’offerta presentata dagli avversari di Sator e Palladio.

Secondo alcune voci, i due fondi di private equity guidati da Matteo Arpe e dal tandem Giorgio Drago-Roberto Meneguzzo potrebbero ricalibrare la proposta spostandola da Premafin sulla controllata Fonsai. In ogni caso, vista l’impellenza di riportare sopra i minimi di legge il margine di solvibilità di Fonsai, è necessario costruire un consorzio di garanzia per l’aumento di capitale.

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