Agorà politecnica dove nuovi e vecchi saperi sincontrano e si fondono. Mestieri concreti e futuri per nuove economie. Una visione illuministica che coniuga il «sapere, il saper essere e il saper fare» erede della grande cultura fusionista e trasversale meneghina, rappresentata da personaggi come Gadda, lingegnere-scrittore, Lattuada il regista-poeta, Sottsass larchitetto-designer-pittore-viaggiatore. Navigatori dellimmaginario e professionisti dei linguaggi nelleconomia dellimmateriale, flessibile, duttile, agile, soggetta a mutazioni rapidissime, come accade oggi.ì
In un acronimo lo Iulm, la libera Università di lingue e comunicazione di Milano con le sue quattro facoltà: Interpretariato, traduzione e studi linguistici e culturali; Comunicazione, relazioni pubbliche e pubblicità; Turismo eventi e territorio; Arti, mercati e patrimoni della cultura. «Un laboratorio in divenire - spiega Mario Negri, preside della Facoltà di Arti, mercati e patrimoni della cultura - che lavora sulluomo e la sua formazione per permettergli di gestire le complesse rotte culturali del futuro e renderlo sensibile allodierna complessità del sociale, in grado quindi di governare gli immensi patrimoni-giacimenti culturali del nostro Paese. Il Corso di laurea magistrale in Arti, patrimoni e mercati, a esempio, nella classe delle lauree magistrali in Storia dellarte, si prefigge come obiettivo precipuo la formazione di laureati con unalta specializzazione nel campo delle professioni culturali e creative, dalla storia e critica artistica allideazione, produzione e gestione di progetti culturali complessi nei campi del patrimonio storico-museale, delle arti visive, performative, multimediali, editoriali, e del design nelle sue varie forme. La formazione dei nostri studenti viene completata attraverso un tirocinio formativo di elevato standard professionalizzante nellarea di riferimento, che si svolgerà presso istituzioni e imprese pubbliche e private, anche allestero. Grazie alla struttura consortile, poi, tra lUniversità Iulm e la Triennale di Milano, gli studenti potranno frequentare le attività didattiche tra i due enti promotori. Per la prima volta in Italia è nato un fruttuoso connubio di riflessione teorica e di applicazione pratica tra due dei maggiori soggetti culturali e formativi della città di Milano». «Un grande centro di formazione politecnica che tenta di risponde alle ansie del futuro e complesso evolversi della società multimediale con i suoi vasti e insidiosi paradigmi comunicazionali - aggiunge Gian Battista Canova, preside della Facoltà di Comunicazione, relazioni pubbliche e pubblicità - e lo fa declinando di pari passo formazione e lavoro sul campo in palestre come la Scala di Milano, le Fondazioni, le televisioni, le agenzie pubblicitarie, le industrie. Gli iscritti al Corso di Laurea in Comunicazione, media e pubblicità, a esempio, imparano a declinare i contenuti della comunicazione dentro le specificità linguistiche e relazionali dei vecchi e dei nuovi media, oltre che nei processi creativi del linguaggio pubblicitario.
Università Iulm per un futuro di soddisfazioni
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