Utile a 37 milioni ma niente cedola

I risultati di bilancio del 2009 e l’annuncio del mancato dividendo hanno penalizzato il titolo Autogrill in Borsa, che ieri ha firmato la peggiore performance del Ftse Mib, con un calo del 3,07% a 8,995 euro. Il gruppo attivo nel settore della ristorazione autostradale ha archiviato il 2009 con un utile netto di competenza pari a 37 milioni, rispetto agli 83,7 milioni proforma di un anno prima, a causa dell’applicazione, con un anno di anticipo rispetto agli obblighi di legge, del nuovo principio contabile, che ha incrementato la quota di ammortamenti. Il margine operativo lordo è migliorato del 3,4% a 606,3 milioni, mentre i ricavi hanno accusato una flessione dell’1,1% a 5,728 miliardi.
Nei primi due mesi dell’anno, tuttavia, il trend dei ricavi è girato in positivo: la crescita si attesta al 2,7%, a cambi costanti, e al 3,5% su base comparabile. Per il 2010 Autogrill ipotizza due scenari distinti, uno più improntato all’ottimismo e uno più cauto, che prevedono rispettivamente ricavi a 6,025 e 5,925 miliardi e un ebitda a 635 e a 615 milioni. Il gruppo guidato, oltre che un piano di riacquisto di azioni proprie fino al 5% del capitale, proporrà all’assemblea dei soci di non distribuire il dividendo (la media degli analisti interpellati da Reuters stimava 7 centesimi per azione), ma di destinare l’utile a riserva per favorire un ulteriore rafforzamento patrimoniale. Rispondendo, durante l’incontro con la comunità finanziaria, a chi gli domandava quando la società che fa capo alla famiglia Benetton tornerà a staccare una cedola, l’ad Gianmario Tondato ha spiegato che «lo deciderà l’azionista, ma è una situazione che non durerà all’infinito».
La priorità del rafforzamento patrimoniale per il momento esclude la possibilità di nuove acquisizioni. «Il 2010 - ha detto Tondato - non sarà certo un anno di acquisizioni, abbiamo raddoppiato in poco tempo le dimensioni aziendali e ora l’obiettivo è rafforzare la struttura patrimoniale».

In effetti, alla fine del 2009, l’indebitamento è calato a 1,934 miliardi dai 2,167 miliardi di un anno prima. «Il rapporto debito netto/ebitda - ha detto il numero uno di Autogrill - è ora pari a 2,97, molto al di sotto rispetto sia ai parametri fissati con le banche di 3,5 sia ai 3,47 di un anno fa».

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