"Vada a bordo, cazzo!" Web e stampa scatenati sulla frase di De Falco

De Falco esasperato prova a convincere Schettino: il suo posto è sulla nave. Ma lui non lo ascolta. Il web si scatena e già c'è chi propone la maglietta

"Vada a bordo, cazzo!" Web e stampa scatenati sulla frase di De Falco

"Vada a bordo, cazzo!". Un piccolo estratto dalla conversazione avvenuta la notte del naufragio tra il capitano Gregorio Maria De Falco e il capitano della nave da crociera, Francesco Schettino, diventa un simbolo e impazza sul web, colonizzando i TT, gli argomenti più cinguettati di Twitter, scatenando l'indignazione e suscitando l'attenzione del mondo intero, tanto che, nel giro di un nulla, qualcuno ha pensato anche di realizzare una maglietta a tema e di metterla in vendita.

Non stupisce, se si pensa che nel pomeriggio i principali siti mondiali legati al mondo dell'informazione titolavano le loro pagine, riportando a chiare lettere l'invito di De Falco al capitano della nave. Se ne torni a bordo a fare il suo dovere, "Go on board, for f*ck’s sake". La trascrizione, molto letterale, è quella del New York Post, che parla della Costa Concordia, come fa anche il New York Times, e ancora l'argentino Clarin, per citarne solo alcuni.

Perché la vicenda finisce anche su La derniere heure e su Le Soir, che parlano di una trascrizione della conversazione della scatola nera e di un ordine molto preciso: tornare a bordo, risalire e coordinare l'evacuazione, riferire quanti e soprattutto chi è rimasto bloccato per colpa della manovra azzardata del capitano. E poi sul El Mundo e El Pais, che rimandano alle pagine del Corsera e sul Guardian, poi su Le Figaro, che parla di uno Schettino che cerca di farsi passare da eroe, pubblicando il video dell'intervista esclusiva rilasciata a Tgcom24 poco prima dell'arresto.

L'attenzione della stampa mondiale dunque, e anche l'idea, un po' estemporanea, di realizzare una t-shirt con quello che ormai si può quasi considerare uno slogan, mentre il mondo dei "twittanti" si divide tra chi parla di un De Falco che in qualche modo "riscatta il Paese dagli Schettino", e chi ricorda che, tutto sommato, il capo della sezione operativa della Capitaneria di porto di Livorno ha fatto prima

di tutto il suo dovere, quello che è stato addestrato a fare, con qualche tweet che media e, prendendo le distanze da entrambi gli estremi, prova a far passare l'idea che "siamo tutti un po' Schettino e un po' De Falco".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica