Vedere l’Apocalisse Così gli scrittori immaginano la fine del mondo

Quando avverrà la Fine del Mondo? Quali fenomeni l’anticiperanno? Che “volto” avrà l’Apocalisse? Domande cui hanno cercato di rispondere i romanzi di anticipazione e fantascienza. A distanza ravvicinata con la data del 21/12/2012 che, secondo il calendario Maya, sancirà la fine mondo, l’editore Bietti propone un’antologia di 24 racconti di scrittori italiani che cercano di ipotizzare come l’evento catastrofico potrebbe avverarsi: Apocalissi. Tema centrale di tutte le storie proposte, che fa da contraltare alla domanda «Come finirà il nostro mondo?», è infatti «Cosa lo farà finire?». E gli autori coinvolti nell’antologia si premurano di volta in volta di dare avvisi rispetto ai pericoli reali che potrebbero scatenare l’Apocalisse. A curare la raccolta è Gianfranco de Turris che, nella sua introduzione, si premura di spiegare che il tema della Fine del Mondo è stato spesso legato al millenarismo, «un modo di pensare, una vera e propria sindrome, che rientra nell’ambito dell’antropologia culturale, della sociologia, della storia delle religioni e della psicologia». Una sindrome che ha portato gli uomini a temere di ogni volta il fatidico dell’anno Mille, visto come portatore di disgrazie più che portatore di rivoluzioni positive. Ed è proprio la tecnologia contemporanea ad avere amplificato, come scrive De Turris, certe paure ataviche di biblica memoria: «Gli sventurati di mille anni fa non possedevano non solo tv e cinema, ma soprattutto i nuovi media elettronici generati dalla Rete: da Internet a Facebook, dai blog alle chat a Twitter, dove il chiacchiericcio mediatico, il passaparola, la leggenda metropolitana, si distorce sempre più, si amplifica, si gonfia e fa diventare verità incontrovertibile una semplice ipotesi, una valutazione, una possibilità, una diceria, o anche un vero dato di fatto ma che, unito ad altri improbabili, prende contorni diversi e diversi significati. La quantità abnorme genera una verità che è poi difficile negare, per quanti sforzi si facciano. Sicché sul Web è addirittura nato un Osservatorio Apocalittico...».


Proprio con il desiderio di smontare certe teorie catastrofiche che qualcuno vorrebbe spacciare per scientifiche è nata l’antologia Apocalissi 2012 che smonta certi preconcetti facendo un uso acuto dell’ironia nera che ben si mescola con la suspense nelle storie di scrittori come Antonio Bellomi, Franco Cardini, Paolo Di Orazio, Nicola Verde, Gianfranco Nerozzi, Nicola Verde, Giulio Giorello, Giulio Leoni... Perché l’ironia è l’arma più forte con cui si possano combattere le teorie apocalittiche...

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