Criminali, terroristi, truffatori usano il burqa per rapinare con più facilità o seminare morte e distruzione camuffati da pie donne islamiche. Non accade solo in Afghanistan o Irak, ma pure in Inghilterra o negli Stati Uniti. Il boom di criminali con il burqa si registra in Paesi musulmani moderati come la Giordania. «Nel 2009 abbiamo notato un notevole aumento di crimini commessi grazie al niqab» denuncia il responsabile amministrativo del tribunale penale di Amman, Fadel al-Hamud, al giornale locale al-Rai. Il niqab è un velo integrale che lascia liberi solo gli occhi. Lo scorso anno sono stati 104 i reati commessi in Giordania con il paravento delle donne islamiche. Due uomini coperti dal niqab sono stati arrestati con il bottino in pugno dove aver rapinato la banca Société Générale di Amman. In luglio altre due persone armate, nascoste dal burqa giordano, sono sfuggite alla polizia sparando all'impazzata. Non si è mai capito se fossero criminali o terroristi.
Il velo integrale viene utilizzato anche per le truffe o per intrufolarsi nelle case e derubare ignare casalinghe. «Attraverso il niqab il criminale si guadagna la fiducia delle sue vittime - aggiunge il funzionario giordano - viene avvicinato e accolto in casa pur mantenendo celata la propria identità». Va per la maggiore nelle rapine ai negozi, perché permette di nascondere facilmente le armi. Nel 2007 e 2008 erano stati registrati 170 casi di criminali camuffati.
I reati commessi con l'aiuto del velo integrale riguardano anche l'Occidente. Ben quattro rapine in 16 mesi sono state registrate nell'americana Pennsylvania, con un agente ammazzato. Il record dei criminali con il burqa lo detiene l'Inghilterra. Gioiellerie e agenzie di viaggio sono nel mirino. A Birmingham banditi coperti dal burqa hanno assalito l'autista di un furgone porta valori. Molti adolescenti utilizzano il burqa per non farsi riconoscere, quando fanno i bulli con i coetanei finendo spesso a coltellate. Scuole, banche e gioiellerie hanno cominciato a vietare l'ingresso alle clienti con il burqa obbligandole a farsi riconoscere.
Il velo da fantasmi, tanto coccolato dai fondamentalisti, è utilizzato dai terroristi per nascondere esplosivi, avvicinarsi agli obiettivi o scappare. In Afghanistan sono stati fermati in tempo due suicidi con il burqa. Un kamikaze di origini russe, probabilmente ceceno, si era camuffato al volante di una macchina imbottita con 500 chilogrammi di esplosivo nella provincia di Paktia.
Lo scorso luglio una quindicina di suicidi che avevano nascosto sotto i burqa cinture esplosive, lancia granate o kalashnikov hanno attaccato gli edifici governativi di Gardez, nel sud est dell'Afghanistan, uccidendo 12 persone. Haij Yakub, un comandante talebano, è stato eliminato dagli americani nella provincia di Ghazni, mentre cercava di fuggire coperto dal velo integrale.
L'ultimo allarme per i soldati italiani nell'ovest dell'Afghanistan riguarda i manichini con il burqa. I kamikaze li mettono dentro le macchine esplosive, accanto al terrorista alla guida o sui sedili posteriori. L'intento è farle sembrare utilitarie di un'innocente famigliola. In Pakistan un kamikaze camuffato con il burqa è saltato in aria all'università di Islamabad. Un altro, travestito da donna grazie al velo integrale, è salito su un risciò a motore senza dare nell'occhio. Quando si è fatto esplodere sono morte 15 persone.
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