Antonella Aldrighetti
Chissà se la giunta «Veltroni II» avrà lintenzione di spiegare ai cittadini della capitale quali siano stati i motivi che lhanno indotta a licenziare, subito dopo linsediamento, una pletora di contratti a tempo determinato con un impegno di risorse finanziarie per oltre tre milioni e mezzo di euro (3.625.846,54 per lesattezza) tra incarichi di consulenza siglati ex novo e rinnovi a vecchie conoscenze che intanto resteranno in servizio, al massimo, fino a dicembre prossimo. Già perché poi si vedrà. Che forse sindaco, vicesindaco e assessori reputino, quella del Campidoglio una elefantiaca macchina burocratica retrograda e rudimentale che, per la messa in moto, necessita di quel balsamo operativo rappresentato dai consulenti esterni? Valutazioni a parte, non è questa la realtà dei fatti: lamministrazione capitolina vanta tecnici competenti con anni e anni di esperienza alle spalle. Eppure sembrerebbe che lopinione ostinata della giunta «Veltroni II» come del resto anche la giunta «Veltroni I» per quanto riguarda la gestione operativa sia molto prodiga allingaggio di professionisti e fiduciari.
E le ultime delibere ne individuano in tutto una novantina tra cui tante «alte specializzazioni» - così infatti vengono identificati tecnici ed esperti - chiamate a ricoprire i ruoli più eterogenei. Per menzionarne alcuni non mancano i rinnovi ai 4 dirigenti degli uffici di staff di Walter Veltroni che, per 4 mesi e mezzo, costeranno allerario comunale 162mila euro. Né i 77mila euro a Luca Odevaine, vice capo di gabinetto del sindaco già nella passata consiliatura, che serviranno a pagare la retribuzione mensile fino al 30 settembre. Di carattere estremamente fiduciario invece lingaggio di Claudio Novelli allinterno della segreteria del sindaco con un impegno di spesa fino a dicembre di 55mila e 500 euro. Ma nella maggioranza degli atti siglati dalla II giunta Veltroni quello che spesso spicca nelle more dei contratti è luso della dizione «intuitu personae» più che del carattere specialistico dellingaggio. Senza andare troppo in là con le congetture viene fuori che, in prima battuta, alcuni dei professionisti contrattualizzati hanno partecipato ad un bando pubblico, sono entrati in graduatoria e hanno vinto il concorso però in seconda battuta, ossia scaduti i termini dellimpegno, agli stessi professionisti è stato sottoscritto un secondo contratto.
Vale a dire che parecchi rinnovi di contratto vantano sì la dicitura di «esperto selezionato tramite avviso pubblico» - la prima volta sintende - ma non si specifica però che il concorso non avrebbe sottinteso né rinnovi, né proroghe. E così andando avanti nella disamina degli atti economicamente più corposi viene fuori limpegno di spesa per 27 superdirigenti che tra la metà di giugno e la fine di luglio si andranno a spartire mezzo milione di euro: tra i nomi illustri spicca quello del sovrintendente Eugenio la Rocca, di Gennaro Farina direttore dellUfficio città storica nonché di Federico Bonadonna, direttore del dipartimento di Accoglienza sociale e emergenza, figlio del più famoso deputato del Prc Salvatore. Qualche incarico a tempo se lè assegnato pure qualche assessore. Due contrattisti per lufficio di staff del delegato al Bilancio Marco Causi, uno per quello alla Scuola Maria Coscia e un terzo per la segreteria del vicesindaco Maria Pia Garavaglia: Walter Montini che per 5 mesi costerà alle casse capitoline 44mila euro.
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